Cisl Veneto lancia un appello col quale annuncia la richiesta di insegnanti, formatori e mediatori culturali per supportare le persone profughe in arrivo dall’Ucraina.
Il sindacato si rivolge innanzitutto ai suoi iscritti e pure ai pensionati, con lo scopo di avviare sui singoli territori percorsi di prima formazione linguistica e civica. Al primo posto, tra tutto il personale idoneo, vengono preferite le esperienze del lavoro e quelle realizzate nella scuola, “ambienti che rendono le persone parte attiva di una comunità e costruiscono inclusione sociale.
E poiché il primo ostacolo a una integrazione vera è la difficoltà di comunicare – continua, ci vogliamo spendere -precisa la Cisl Veneto- per realizzare percorsi di alfabetizzazione linguistica e insieme di orientamento al funzionamento delle istituzioni per bambini, ragazzi e adulti”.
L’iniziativa è sviluppata insieme a Cisl Scuola e FNP Cisl Veneto, in collaborazione con Ial, l’ente di formazione cislino; vedrà naturalmente quali partner le associazioni e le istituzioni locali, con cui da subito Cisl si è messa in rete.
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