In Veneto una copia della Bibbia a tutti gli alunni della primaria, è polemica

Sta creando un crescendo di polemiche la decisione dell’assessore regionale all’Istruzione, al Lavoro e alla Formazione del Veneto, Elena Donazzan, moglie del governatore Luca Zaia, di distribuire la Sacra Bibbia nelle scuole primarie, una copia ciascuno a tutti gli alunni del Veneto. Una iniziativa, tra l’altro, che il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha in più di un’occasione ammesso di voler realizzare su scala nazionale: “un`iniziativa – ha ammesso Gelmini – a cui sono favorevole come Ministro, come credente e come cittadina italiana”. Promuovere la lettura dell’Antico Testamento tra gli alunni più piccoli, come risposta alla ‘deriva laicistica’ e al ‘relativismo’, riscoprendo il cristianesimo come elemento identitario, è però una scelta che l’opposizione non ha gradito.

Pronta la risposta di Donazzan: l’assessore è convinto che la una serie riflessione sui temi biblici, da parte dei bambini in età scolare, possa essere utile per comprendere “i grandi temi di attualità” che coinvolgono il consesso sociale. Secondo Donazzan, inoltre, il libro più importante per i credenti nel cristianesimo si innerva nelle “radici culturali delle nostre comunità” per arrivare “alla centralità della persona ed ai principi fondativi del nostro vivere comune, laico prima ancora che religioso”. L’assessore ricorda anche come la Bibbia, “oltre ad essere il testo religioso più diffuso al mondo, rappresenta per tutti noi un riferimento indispensabile . E’ il riconoscimento, senza pregiudizi ideologici che il nostro stesso vivere civile, il nostro diritto, la nostra morale, i nostri costumi sono intrisi di principi derivanti dal cristianesimo ed è il comprendere che il nostro patrimonio storico-artistico, la nostra letteratura, le nostre città – ha concluso – sono ‘immerse’ nella cristianità”.
A livello nazionale è comunque molto difficile che l’iniziativa possa avere un seguito. È più probabile, piuttosto, vederla sui banchi in versione laica: in questa direzione lo scorso anno, a maggio, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa, tra il ministero dell’Istruzione e l’associazione culturale ‘Biblia’, proprio per dare spazio in chiave laica al più importante testo della religione cattolica attraverso attività integrative alla didattica. Una soluzione, tra l’altro, che troverebbe i favori da parte di
cittadini dalla estrazione culturale, politica e religiosa più disparata, tra cui anche ebrei e atei.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Progressioni ATA all’area Elevata Qualificazione, scadenza 29 luglio: istruzioni per la compilazione della domanda [GUIDA MIM]

Sul portale INPA è disponibile da oggi, 19 luglio, il bando di concorso relativo alla…

19/07/2024

Progressione all’area dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione entro il 29 luglio: posti disponibili nelle varie regioni

Da oggi, 19 luglio, è disponibile sul portale INPA il bando di concorso relativo alla…

19/07/2024

Briatore, l’informazione e l’isola che non c’è

Ne avevamo bisogno, dopo il figlio che non deve studiare Pirandello e altre perle sul…

19/07/2024

Concorso infanzia e primaria 2023: ancora precariato per gli idonei?

Con la presente intendiamo portare alla Vostra attenzione la difficile situazione in cui si trovano…

19/07/2024

Studentessa abusata da prof di ed. fisica già punito in altre sedi. Sarà processato per violenza sessuale aggravata

Un grave episodio di abuso sessuale scuote una scuola media di Roma Nord. Un professore…

19/07/2024

Docenti di religione, Ruscica: occorre aumentare in modo graduale la quota dei posti di ruolo fino al 90%

Con sentenza n. 12116 del 16.07.24 il Giudice civile del Tribunale di Roma ha confermato…

19/07/2024