In altre parole il documento, approvato dalla Commissione consultiva permanente nella seduta del 16 maggio 2012, ha lo scopo di indicare il modello di riferimento sulla base del quale è possibile eseguire la valutazione dei rischi e il suo aggiornamento, al fine di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. In queste procedure si individuano quattro diverse fasi in cui sviluppare la valutazione dei rischi:
• descrizione dell’azienda, del ciclo lavorativo e delle mansioni;
• identificazione dei pericoli presenti in azienda;
• valutazione dei rischi associati ai pericoli identificati e individuazione delle misure di prevenzione e protezione attuate;
• definizione del programma di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza.
Per ogni fase sopra descritta il documento illustra come utilizzare il modello e la sequenza di operazioni da compiersi nel pieno rispetto del D.Lgs. 81/08, ovvero illustra le sequenze di operazioni riguardanti l’eliminazione dei rischi, la completezza della valutazione, le priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale, l’importanza della sorveglianza sanitaria, e di adeguata informazione e la formazione e addestramento per i lavoratori. Si ricorda che il decreto è entrato in vigore dal sessantesimo giorno successivo alla notizia della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 6 dicembre 2012.
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