I lettori ci scrivono

Inaccettabile la richiesta dell’ANP della presidenza agli Esami di Stato

È sconcertante leggere le motivazioni che spingono l’ANP a rivendicare la nomina alla presidenza delle commissioni degli esami di Stato conclusivi del II grado di istruzione, dei dirigenti in servizio nel primo ciclo. Alla fine della lettera inviata alla ministra Valeria Fedeli si legge “Ci attendiamo un interessamento concreto della Ministra a salvaguardia del diritto di ciascun dirigente a vedere valorizzata la propria professionalità e ad avere pari opportunità nell’accesso ad un compenso che concorre a formare la base contributiva e pensionabile della sua retribuzione”. Tale affermazione evidenzia che non contano le competenze e la professionalità proprie dell’ordine di scuola di appartenenza ma soltanto la ricerca di ulteriori possibilità di guadagno.

Occorre fare anche un’altra considerazione, ovvero che ci sono docenti qualificati che insegnano da decenni nella scuola del secondo ciclo e partecipano agli esami quasi ogni anno, i quali potrebbero essere nominati alla presidenza degli esami di Stato di II grado. Loro, che percepiscono stipendi che rasentano la soglia di povertà, si indignano e si sentono defraudati di una possibilità di guadagno e soprattutto di riconoscimento professionale inerente il proprio ruolo di appartenenza. L’ANP piuttosto che mendicare compensi in altri ordini di scuola, dovrebbe rivendicare parità di trattamento retributivo nel proprio segmento scolastico per attribuire  pari dignità al ruolo dei presidenti di commissione degli esami conclusivi del primo ciclo.

Francy Flo

Si allega lettera dell’ANP

ANP contraria all’esclusione dei dirigenti dalla presidenza degli esami di Stato conclusivi del II ciclo

[30/01/2018]

Anche quest’anno sembra prospettarsi il divieto, imposto dal MIUR per mera via amministrativa, di nominare alla presidenza delle commissioni degli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo i colleghi dirigenti delle istituzioni scolastiche del primo ciclo.

Abbiamo scritto “per via amministrativa”. Non è una norma, infatti, a stabilire tale divieto, bensì la circolare ministeriale annuale di formazione delle commissioni per gli Esami di Stato!

La suddetta circolare, pur riconoscendo la facoltà per i dirigenti scolastici di presentare domanda per entrambi i gradi di istruzione, ha però contemporaneamente introdotto il divieto di nomina a Presidente del “personale utilizzato” negli Esami del primo ciclo. In questi anni, alcuni uffici scolastici provinciali hanno interpretato la circolare attuando una inaccettabile esclusione di principio dei Dirigenti Scolastici dalla presidenza di commissione negli Esami di Stato.

Il vulnus non è rappresentato, quindi, dal d.lgs. 62/2017 – che sancisce l’affidamento della presidenza della commissione degli esami del primo ciclo al Dirigente Scolastico dello stesso Istituto Comprensivo o a un docente suo collaboratore – quanto da una semplice circolare!

L’ANP ha segnalato tale criticità alla Ministra Valeria Fedeli.

Ci attendiamo un interessamento concreto della Ministra a salvaguardia del diritto di ciascun dirigente a vedere valorizzata la propria professionalità e ad avere pari opportunità nell’accesso ad un compenso che concorre a formare la base contributiva e pensionabile della sua retribuzione.

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