Oggi, 16 settembre, alle 16:30, si è svolto il tradizionale appuntamento con “Tutti a Scuola”, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Si tratta della XXIV edizione dell’evento, che quest’anno si svolge presso il Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.
Questo l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
“Ringrazio tutti voi per l’ospitalità e chi ha partecipato. La scuola riparte e con essa ripartono speranze ed emozioni, si riallacciano amicizie, si fanno nuovi incontri. Un momento di grande importanza per la comunità nazionale, le ragazze e i ragazzi sono cresciuti, nel fisico e nella mente, si sono posti nuovi e più ambiziosi traguardi, tra problemi annosi e sfide nuove. La scuola non si ferma, una strada su cui camminare insieme, giovani e adulti, palestra di vita, fiducia, accoglienza, dialogo, rispetto. Un mondo che reclama sempre più sapere e preparazione, la scuola sviluppa il senso di comunità, fa sperimentare la convivenza. L’impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica. Servono risorse adeguate, la scuola non è un mondo a parte e concorre al progresso della società. Facciamo i conti con nuove realtà, la scuola non può rimanere ferma, rendendo le ragazze e i ragazzi protagonisti del cambiamento. Il nodo della questione non riguarda le nuove scoperte e le nuove intuizioni ma l’uso fraudolento che se ne vuole fare. I giovani sono più avanti nella conoscenza digitale, tante volte nonni e genitori chiedono loro consiglio, i ragazzi apprendono da noi e noi impariamo da loro, uno scambio che dev’essere alla pari. Non dev’essere un mondo divisivo, un mondo dominato dalla tecnologia che rischia di imprigionare i giovani. Lo smartphone non rappresenta la vita, lo strumento tecnologico non deve assorbire la totalità. Anche in questo l’istruzione rappresenta un perno. La scuola è un percorso di convivenza, di libertà di pensiero”.
“Purtroppo nonostante i tanti sforzi bullismo e cyberbullismo sono molto diffusi tra i nostri giovani – spiega Mattarella – occorre un contrasto, non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a tanti fatti di cronaca, tutti intollerabili, vi è oggi disagio tra i giovanissimi, l’incomunicabilità è una cortina, occorre rompere il silenzio, andare incontro, ascoltare, offrire occasioni di dialogo per crescere insieme. Il disagio giovanile va affrontato senza lassismi. La scuola è decisiva, è per tutti e di tutti, va continuata l’opera per rimuovere le barriere. In taluni contesti sociali la scuola è l’unica occasione di riscatto, sarebbe inaccettabile se la presenza dello Stato si arrendesse di fronte alla problematicità di alcuni territori. Ogni risorsa spesa in educazione la troveremo moltiplicata. Ridurre i divari è un compito a cui ci richiama la Costituzione, la scuola va dotata delle strutture che favoriscano l’inserimento con la possibilità di avvicinarsi alla musica, alle arti, allo sport. Va sfruttato al massimo il PNRR che già ci aiuta con gli edifici scolastici”.