All’ordine del giorno gli argomenti relativi al "sistema di valutazione dei dirigenti scolastici" e la "O.M. sugli incarichi di presidenza".
Entrambi gli argomenti sono nell’occhio del ciclone nel mondo della scuola in questo particolare momento.
Come è fin troppo noto, intorno alla valutazione dei dirigenti si è scatenata una grande querelle che stenta a placarsi nonostante taluni recenti provvedimenti dell’amministrazione gabellati per interventi semplificazione delle procedure, ma che nella sostanza nulla cambiano dell’originario impianto del sistema attivato, tanto che consistenti sono le rinunce dei dirigenti scelti a partecipare all’iniziativa.
Scottante è, d’altra parte, il problema connesso all’esclusione degli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola elementare dagli incarichi di presidenza.
Nonostante le numerose sentenze di censura da parte della magistratura, ancora gli Uffici scolastici regionali insistono nel negare l’inclusione nelle graduatorie per gli incarichi di presidenza agli insegnanti della scuola dell’infanzia e di quella elementare.
La discriminazione danneggia gli aventi diritto, perpetua un’ingiustizia e mortifica tante delle professionalità venute fuori dai due ordini di scuola e che hanno tutti i requisiti professionali, oltre che giuridici, per gestire la dirigenza scolastica in questo momento di trasformazione della scuola italiana.
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