I Fasci contro gli ambiti e “la prostituzione intellettuale”, l’unione fa la forza!…
Sembrerebbe che, MIUR e “sindacatoni” (organizzazioni sindacali che dovrebbero tutelare i futuri nomadi scolastici cioè: gli “accattoni degli ambiti“), non riescano a trovare un inciucio come per la mobilità 2016… “caramba, che sorpresa!”
Allora ormai siamo nelle mani dei DD.SS., che ci dovranno convocare e proporre un incarico per tre anni, in base alle regole della scuola alla buona: “… secondo gli obiettivi del PTOF. Sono valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali e possono essere svolti colloqui.” (comma 80)
Quindi, destinati “tutti” in un ambito, credo prima del primo di settembre, e più avanti “l’incarico è assegnato dal dirigente scolastico si perfeziona con l’accettazione del docente. Il docente che riceva più proposte di incarico opta tra quelle ricevute.”
Dice sempre la legge alla buona!
Scusi signora ministra, ma quanto tempo abbiamo a disposizione se dovessimo ricevere più proposte da diversi DD.SS. prima di fare una scelta? (48 ore? come se fossimo assunti a T.D?) E se dovessimo ricevere una sola proposta entro quanto tempo dobbiamo decidere? E se questa provenisse da una scuola in cui non vorremmo lavorare, perché la nostra professionalità, la serietà, fossero denigrate, le nostre abilità e competenze e la nostra preparazione non fossero valorizzate? (solo in due o tre scuole in cui ho lavorato, mi sono sentito valorizzato, su un totale di 50, in 5 provincie diverse, compreso il tirocinio SSIS, per il resto zero valorizzazione!) Che cosa succede?… Mi pagate lo stesso senza lavorare!… Oppure visto che, non c’è stata inerzia da parte del dirigente scolastico, sarò comunque obbligato dall’USR ad accettare qualsivoglia tipo di incarico??
E se fossi l’ultimo rimasto nell’ambito e se dovessi ricevere incarico per l’ultimo posto vacante e disponibile da quest’ultima scuola, che cerca un profilo d’insegnante, che poi dovrebbe perseguire gli obiettivi previsti dal PTOF, supponiamo che io non rientri nel profilo suddetto… oppure la scuola ricerchi una figura di docente con determinate competenze professionali richieste dal suo PTOF, per esempio la scuola abbia bisogno di un potenziatore che si occupi di ASL, d’inclusione; di progetto es. “scuole al centro e/o in periferia”, e io non avessi le competenze per raggiungere i risultati o gli obiettivi richiesti, secondo voi devo accettare lo stesso? Sono costretto lo stesso?… Mi devo prostituire intellettualmente?
Secondo voi la legge 107 sostiene che l’incarico triennale venga proposto anche in contrasto con gli obbiettivi previsti del PTOF? Secondo voi l’incarico è conferito correttamente se non vengono “valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali” ad esempio utilizzando un docente per fare cose diverse da quelle che ha fatto per 16 anni?
Il comma 80 recita inoltre: “Il dirigente scolastico formula la proposta di incarico in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa.”
E poi ancora: “L’incarico ha durata triennale, ed è rinnovato purché in coerenza con il piano dell’offerta formativa.”
Avete letto bene? “in coerenza con il PTOF”, oppure lo “cambieranno al volo” per conferire comunque l’incarico, per il regolare inizio dell’anno scolastico??
E poi ancora: “La trasparenza e la pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti sono assicurate attraverso la pubblicazione nel sito internet dell’istituzione scolastica.”
Quindi avete capito? Il D.S. deve poi anche assicurare la trasparenze e la pubblicazione dei criteri adottati e utilizzati per gli incarichi che ha conferito. Mica ci può conferire incarico a caso!
E secondo voi, quando un docente da incaricare, non è in coerenza con il PTOF cosa scriverà il D.S. per motivare la scelta, ammesso e non concesso che il docente accetti.
Io personalmente guardando alcuni PTOF d’Italia… credo che non accetterò alcun incarico, tranne quello in cui verrò utilizzato come lo Stato ha fatto per quasi 16 anni, cioè mi hai assunto, tu Stato, per insegnare ex a019 (a 46) e così come da contratto, pretendo delle classi per insegnare, per 18 ore settimanali, le mie materie: diritto ed economia, per le quali mi sono formato, auto formato, ho studiato, e continuo a studiare… Quindi pretendo delle classi, pretendo di partecipare ai consigli di classe, esigo il diritto di voto, come tutti i docenti di sere A… non mi presterò mai a fare supplenze, progetti accampati in aria, ecc… ecc… io voglio insegnare le mie materie! E non potrebbero sicuramente obbligarmi a insegnare matematica e/o economia aziendale che ho comunque insegnato rispettivamente l’ultima volta nel 2003 e nel 2006, perché il comma 79 recita: “… percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire”.
Quindi sì, ho una laurea che mi permetterebbe, di insegnare matematica e/o economia aziendale, ma non ho nessun percorso formativo e non ho le competenze professionali… lo stesso dicasi per fare altro, ad esempio il depotenziatore! Mi sento idoneo solo a insegnare economia e diritto… forse solo in queste due materie, reputo, penso di essere competente!… E scusate se è poco! E allora secondo voi, tutto questo vi sembra coerente? Cioè insegnare un’altra disciplina diversa da quelle per cui sei preparato oppure farti diventare coordinatore di asl, affiancatore di stesura del RAV, di questo o quell’altro progetto, di sostituzioni, o sorveglianza facendoti fare il “decatlon” tra una classe e un’altra? Se le cose fossero così, anzi sono così!… i soldi pubblici sono spesi bene, secondo voi? E quando i genitori scriveranno al Preside, per denunciare la mia incompetenza per insegnare matematica, o economia aziendale, sempre che io fossi disposto a farlo, secondo voi mi potrebbero infliggere una sanzione disciplinare giuridicamente valida quando ho specificatamente detto, di non essere competente per insegnare una delle due discipline che ho appena citato? Oppure, anche senza forzare con il comma 79, immaginate che un docente come me venga incaricato per potenziare uno degli obbiettivi previsti dal comma 7 oppure 10, 22, 28, 31 ecc.. della 107 e poi per un periodo più o meno lungo dovesse assentarsi il prof di mate, e che non riescono a sostituire, e mi diranno… ehi prof. vada a continuare il programma di mate in 3-4-5- di un ITC, ma secondo voi sarei in grado di garantire il successo formativo degli studenti, sarei in grado di far acquisire abilità e conoscenze previsti per la mate?
Allora vi dico… l’unione fa la forza… mettiamo in difficoltà i lacchè dei dirigenti scolastici, non presentiamo nessun curriculum (io non lo faccio) rifiutiamo i colloqui (io non lo faccio), rinunciamo agli incarichi, sì al 1000% se queste sono le condizioni, dove: “il nostro curriculum, le nostre esperienze e le nostre competenze non saranno valorizzati”, altrimenti perderemmo di dignità e di professionalità…
TUTTI! Se ce n’è avanzata di dignità e professionalità? Se ci piegheremmo ai diktat di st’incompetenti sarà la nostra fine!. Quindi, io dico: no al curriculum, no al colloquio! Dico no al potenziamento!… Sì alla costituzione dei Fasci contro gli ambiti… mi ricordano i Fasci Siciliani “Associazioni di operai e braccianti nate in Sicilia nel 1891 contro il latifondismo”
( noi soli contro gli ambiti Renziani ) e mi ricorda il Fascio Littorio simbolo di unione di forza. Quindi… l’unione fa la forza!
Non ho mai visto né sentito, mai, in vita mia, ho 43 anni, un lavoratore-subordinato che, dopo essere stato assunto a T.I. e dopo aver superato l’anno di prova, in una qualsiasi azienda di qualsiasi parte del mondo, “deve” successivamente inviare un curriculum ad un dirigente, diciamo di un altro “ramo” della stessa azienda, e “deve” ulteriormente sottoporsi anche ad un colloquio!… Ma stiamo scherzando?… Ma vi sembra coerente, logico e normale tutto questo?
Io vi dico che se per caso mi dovessero arrivare delle mail, delle telefonate, per presentarmi a un colloquio, io dirò di no! O comunque ascolterò la proposta d’incarico, se mi garba dirò di sì, altrimenti passo!
Non mi sembra che ci sia scritto in tutta la 107, o comunque nell’ordinamento giuridico, che siamo obbligati a una qualsiasi proposta d’incarico! Salvo che domani non emanino un ordine, o un decreto, dicendo che il docente dell’ambito, che dichiari, in assenza di una valida e motivata giustificazione, di non accettare l’incarico, questo ne determini l’espunzione dall’albo dell’ambito!
Basta “prostituzione intellettuale” per pochi spiccioli!
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