La Sicilia in queste ore è ostaggio di incendi e di temperature elevatissime, da Palermo a Catania. Secondo quanto riporta RaiNews, sono 86 gli incendi nell’isola, secondo i dati della sala operativa dei Vigili del fuoco aggiornati alle 12. Sono 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 12 a Catania, 7 Enna, 17 a Messina, 26 a Palermo, uno a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 Trapani.
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I disagi a Palermo e Catania
Le situazioni più critiche si registrano nelle province di Palermo, Trapani, Catania e Messina. Gli interventi di soccorso sono stati complessivamente 336 e ve ne sono 147 in coda. A Catania, dopo il rogo all’aeroporto, i black-out elettrici e la mancanza d’acqua è adesso emergenza incendi. Su quest’ultimo fonte il prefetto Maria Carmela Librizzi ha convocato il Centro coordinamento soccorsi che sarà operativo fino alle cessate esigenze.
A Palermo un incendio ha causato la chiusura dell’aeroporto. I vigili del fuoco, in queste ore, stanno evacuando il padiglione B dell’ospedale Cervello di Palermo.
“Italia schiacciata”
L’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, originaria del siracusano, ha scritto un post su Facebook in cui ha espresso il grido d’allarme di un’intera isola, con una frecciatina ai cosiddetti “negazionisti del clima”: “Vedo le immagini della Sicilia e di Milano. Ho sentito i miei amici, al nord come al sud, ed è un disastro, una catastrofe. Non è il cambiamento climatico, è un disastro climatico. E c’è ancora chi nega, chi fa finta di niente, chi deride. Quello che sta succedendo ha un costo in termini di vite umane, un costo economico e sociale. Forse è arrivato il momento di prenderne atto ed iniziare ad agire di conseguenza rispetto ad un’Italia schiacciata da quello che sta succedendo e succederà ancora. Un abbraccio e un grazie va a chi, in queste ore, sta lavorando incessantemente per aiutare chi è in difficoltà”, queste le sue parole.