Incendio al liceo romano, forse è opera di uno studente vendicativo

Una vendetta di uno studente, con motivi di rancore nei confronti della scuola perchè in passato lo avrebbe danneggiato. È una delle ipotesi, su cui stanno lavorando gli investigatori, che potrebbe essere alla base del grande incendio divampato nella mattina del 13 luglio all’interno del liceo Socrate di Roma. Scendono, invece, le quotazioni della pista politica, legata alle scritte omofobe comparse nei mesi scorsi sui muri della scuola. “Hanno sempre lasciato una qualche firma, che manca in questo caso”, si fa notare.
Potrebbe allora trattarsi di uno studente che è stato bocciato o che abbia “covato” motivi di risentimento verso la scuola.
La polizia spera di ricavare elementi utili dai filmati delle telecamere di una banca vicina alla scuola, anche se non sono molto chiare. Non inquadrano infatti bene l’ingresso dell’istituto – secondo quanto si apprende -, dal quale il piromane o i piromani potrebbero essere passati. Ma anche da pochi fotogrammi si potrebbe tentare di identificare il responsabile del rogo. Altri elementi dovrebbero venire dai rilievi della polizia Scientifica. Non viene confermato che sia stata isolata una impronta, mentre tra la cenere sono stati trovati dei fiammiferi. Si lavora anche sulle tracce di benzina rinvenute al primo piano, quello devastato dalle fiamme.
Sul grave atto vandalico al liceo romano si è anche soffermato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, che ha provveduto personalmente a telefonare al sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al dirigente scolastico dello stesso istituto. “Ho voluto esprimere la mia solidarietà e la mia vicinanza alla città di Roma e alla scuola per quanto accaduto – ha poi fatto sapere il ministro – Si tratta di un atto vergognoso che colpisce un istituto che si è distinto per iniziative a favore della legalità e della convivenza civile. Faremo quanto possibile per garantire la continuità didattica della scuola e la serenità degli studenti, degli insegnanti e di tutto il personale. Spero che presto si faccia piena luce sull’accaduto. La scuola è e deve rimanere un luogo sicuro, di crescita culturale e sociale”.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Periodo di prova personale ATA, da due sei mesi a seconda del profilo di appartenenza: nota USR Piemonte

Il nuovo CCNL 2019/2021, all'art. 62, dispone che il periodo di prova per il personale…

18/07/2024

Braccialetto rosso ai genitori di una studentessa: non volevano che svolgesse gli esami di maturità

Se i genitori sono poco istruiti aumenta la possibilità di abbandono precoce degli studi: lo…

18/07/2024

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie, titolare su materia e specializzata sul sostegno, quale classe di concorso ha precedenza?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

18/07/2024

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024