Il Miur stanzia 3 milioni che le università potranno utilizzare per incentivare le iscrizioni femminili alle lauree scientifiche, scelti in media da solo tre studentesse su dieci.
Sono infatti il 35% le studentesse che si orientano verso le discipline Stem, cioè scientifiche, tecnologiche, ingegneria e matematica, e di 15,2% per la laurea in scienze tecnologiche e informatiche, come del resto appare già nella scelta della scuola secondaria superiore.
Gli tenei, con questi 3 milioni, potranno dunque prevedere l’esonero parziale o totale dalle tasse o potranno erogare contributi aggiuntivi o altre forme di sostegno agli studi. Non solo: le università riceveranno una quota maggiore di risorse (il 20% in più) per le iscrizioni delle studentesse rispetto a quelle degli studenti in modo da incentivare l’interesse delle ragazze per questi corsi.
“Sono previsti- riporta Il Sole 24 Ore- poi 8 milioni per i piani per l’orientamento e per il piano lauree scientifiche e per finanziare progetti presentati da reti di università, in collaborazione con le scuole, che riguardino: azioni di orientamento in ingresso all’università; azioni di formazione dei tutor; sviluppo di laboratori per il riconoscimento delle abilità e lo sviluppo delle vocazioni delle studentesse e degli studenti, che si affiancano a quelli per l’insegnamento delle scienze di base del Piano lauree scientifiche.
“Previste risorse anche per incentivare percorsi d’incontro fra docenti delle scuole secondarie e docenti universitari per la formazione e l’orientamento; attività per l’autovalutazione e la valutazione della preparazione di base delle studentesse e degli studenti, sviluppo di azioni di monitoraggio del tutorato.
“Altri 6 milioni infine saranno utilizzati per l’erogazione di assegni agli studenti tutor che aiuteranno le matricole a orientarsi nel loro percorso di studi”.
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