Tutto è bene quel che finisce bene: uno studente di una scuola di Riccione è stato protagonista e vittima di un incidente stradale due giorni prima dell’orale di maturità è riuscito a sostenere il colloquio dal letto di ospedale in cui è stato ricoverato.
La storia è stata raccontata da Il Resto del Carlino. Il giovane è caduto con la moto solo 48 ore prima dell’orale. Ed ecco come lo ha affrontato: antidolorifico potente in circolo; gamba elevata con un ferro per tenere in tiro perone e malleolo disintegrati dall’incidente stradale avvenuto solo 48 ore prima; computer connesso con il terminale della commissione d’esame.
Accanto a lui, solo un commissario interno, necessario a vigilare sulla regolarità della prova d’esame. Fuori dalla camera d’ospedale del reparto di ortopedia, un capannello di persone, tra ricoverati, sanitari e parenti, in religioso silenzio ha aspettato tutto il tempo dell’interrogazione e vedere il lieto fine della prova.
Nonostante il dolore ancora fortissimo causato dalla caviglia frantumata sotto il quintale e mezzo della sua motocicletta – cadutagli sopra nel rovinoso incidente – il ragazzo è riuscito a chiudere il cerchio. “Ha preso 72 su 100, mio figlio s’è diplomato – dice la mamma –. L’operazione di un’ora e mezza è riuscita perfettamente. Il suo fisico da diciottenne, ci ha detto l’ortopedico, riprenderà pienamente anche se l’estate la passerà facendo riabilitazione e poco altro”.
Attonito dal dolore, quando l’ambulanza l’ha raccolto per strada, il giovane non faceva che ripetere che doveva fare la maturità. “Tornavo dal ristorante dove ho iniziato la stagione come cameriere: causa pioggia, a 600 metri dal portone, la gomma di dietro è partita. La pedalina mi ha bloccato la caviglia e con il peso della moto sono stato trascinato per tre, quattro metri lungo l’asfalto. Cosa ricordo? Un male atroce. Poi la preoccupazione: in un attimo, m’è passato tutto davanti, compreso l’esame di Stato che in origine avrei avuto il giorno seguente. Il forte dolore non mi ha abbandonato durante l’esame, ma sono contento di avercela fatta. Ci tenevo: vorrei trovare lavoro in questo settore”, ha detto.
“Io e mio marito vogliamo ringraziare la scuola l’Ufficio scolastico regionale delle Marche e l’ospedale con tutto il personale per la disponibilità messa in campo, senza riserve. Inoltre ringraziamo la commissione d’esame, che si è subito attivata per l’autorizzazione alla modalità on line“.
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