La causa fra i genitori e la scuola è andata avanti alcuni anni, ma alla fine la famiglia ha vinto e ha ottenuto un risarcimento di 40mila euro.
Questi i fatti.
Durante un forte temporale il personale della scuola, un istituto di istruzione secondaria in provincia di Lecce, aveva disposto l’evacuazione delle aule portando tutti i ragazzi nell’atrio dell’edificio.
A causa di una improvvisa raffica di vento, il portone si chiuse, una grande vetrata si ruppe e i frammenti colpirono al volto uno degli alunni, provocandogli ferite piuttosto serie.
La scuola e la compagnia assicuratrice si rifiutarono di risarcire il danno sostenendo che l’incidente era stato del tutto fortuito e che quindi non si poteva ravvisare nessuna forma di responsabilità da parte della scuola stessa.
La famiglia si rivolse al Tribunale che, in prima battuta, diede ragione alla scuola.
Successivamente la famiglia ha presentato ricorso in appello e il giudice di secondo grado ha accolto la tesi del legale condannando la scuola per omessa vigilanza e per inosservanza della normativa antinfortunistica e di sicurezza negli ambienti scolastici.
Evidentemente il giudice d’appello ha ritenuto che l’incidente si sarebbe potuto evitare se la scuola avesse adottato misure diverse e, soprattutto, se i vetri fossero stati di tipo infrangibile come peraltro prevedono le norme sulla sicurezza.
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