Il ministro dell’Università e della Ricerca, Fabio Mussi, dopo la tragedia dello scorso 6 dicembre allo stabilimento della ThyssenKrupp, che è costata la vita a sei operai (un altro è ancora ricoverato in ospedale), ha diffuso un comunicato in cui si legge: “plaudo senza riserve all’invito che il rettore dell’Ateneo di Torino, Ezio Pelizzetti, rivolge a tutta l’Università italiana: promuovere nella cultura il valore del lavoro e i diritti del lavoro”.
Mussi sottolinea come l’Italia sia “un Paese che non vede più la fatica operaia, che non ha più coscienza dell’esistenza dei lavoratori, che non riconosce più la vita durissima e pericolosa di milioni di persone cui si deve tanta parte della ricchezza sociale”.
Mussi sottolinea come l’Italia sia “un Paese che non vede più la fatica operaia, che non ha più coscienza dell’esistenza dei lavoratori, che non riconosce più la vita durissima e pericolosa di milioni di persone cui si deve tanta parte della ricchezza sociale”.
Quella di Torino è l’ennesima tragedia nel mondo del lavoro (i dati in Italia sono impressionanti): sono necessari rispetto delle regole e controlli più serrati sulla sicurezza.
“Le Università – ha concluso il Ministro – hanno anche la missione di promuovere la conoscenza della società italiana, soprattutto quando è coperta da una informazione tanto manipolata e pubblicitaria”.