L’abbandono del tavolo dell’Osservatorio sull’inclusione da parte di FISH e FAND, di cui abbiamo già dato notizia, nasconde in realtà un contrasto piuttosto forte tutto interno alle associazioni che si occupano di inclusione e di disabilità.
Lo si evince da un comunicato di poche ore fa della FIRST, altra federazione di associazioni di famiglie di disabili, che propone una propria versione di quanto accaduto nel corso dell’incontro del 1° ottobre.
La First sostiene che già da subito il Ministro aveva annunciato di non potersi trattenere per tutta la durata dell’incontro.
Dopo i saluti di rito sono intervenuti rappresentanti di FIABA e di FIRST alla presenza del Ministro che ha però abbandonato la riunione prima che intervenissero esponenenti della FISH.
Alla First, evidentemente, non è piaciuto che Fish e Fand abbiano scritto che il Ministro aveva lasciato la seduta dell’Osservatorio “dopo brevi interventi di terzi che esulavano dal tema più centrale ed urgente”; la First, anzi, rivendica di essere la terza federazione quanto a rappresentanza e coglie anche l’occasione per dissociarsi totalmente dal comunicato delle altre associazioni, “poiché parziale e fuorviante”, comunicato, aggiunge la First, nel quale il Ministro Fioramonti viene attaccato “in modo indecoroso ed irrispettoso” (fatto definito “incredibile e inaccettabile”).
Ma la First non si limita a polemizzare con Fish a Fand: il comunicato si apre con un vero è proprio endorsement nei confronti del ministro al quale viene espressa anche solidarietà.
La First sottolinea anche che il Ministro Fioramonti “è stato appena nominato e si trova a dover gestire un inizio di anno scolastico molto critico”, trascurando – a onor del vero – il fatto che nel Governo Conte 1, Fioramonti non era un semplice deputato ma ricopriva la carica di viceministro.
Per la verità la polemica della First nei confronti della Fish risale allo scorso mese di dicembre quando il Governo gialloverde, nella legge di bilancio per il 2019, inserì un comma (il 280) che recitava esattamente così: “Al fine di garantire l’attività di inclusione e promozione sociale delle persone con disabilità svolta dalla Federazione per il superamento dell’handicap Onlus [la FISH appunto] è autorizzata la spesa di 400.000 euro per l’anno 2019″.
La sensazione è che queste polemiche fra le associazioni siano poco interessanti per le famiglie degli alunni disabili che in molti casi – a tutt’oggi – sono ancora in attesa di veder assegnati alle scuole i docenti necessari per le attività di sostegno e di inclusione.
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