Attualità

Inclusione: le proposte della FIRST in materia di obblighi degli Enti locali

In merito ai problemi aperti dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla questione degli obblighi dei Comuni in materai di assistenza ai soggetti con disabilità la FIRST (Federazione italiana rete sostegno e tutela) ha già formulato una serie di proposte.

Il provvedimento – sostiene la Federazione – ha innescato una serie di reazioni critiche, mirate a evidenziare la gravità della decisione e a esplorarne le cause. Si cercherà di fare luce sui punti oscuri della sentenza del TAR Emilia Romagna e del Consiglio di Stato, con l’intento di offrire una riflessione e formulare proposte per risolvere il problema in modo definitivo.

Uno degli aspetti più critici – sostiene sempre la FIRST – riguarda il modo in cui i giudici amministrativi avrebbero omesso di considerare una serie di fatti e atti rilevanti per la decisione. Questa omissione sembra aver condotto a una sentenza che non tiene conto di tutti gli elementi necessari, alimentando incertezze e disagi tra le persone coinvolte.
Risulta quindi fondamentale comprendere come sia stato possibile che tali omissioni siano passate inosservate e abbiano influenzato il verdetto finale.

Le proposte della FIRST

La Federazione FIRST ha elaborato una serie di proposte concrete, mirate a risolvere il problema alla radice e a evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro. Le proposte sono articolate in tre punti chiave:

  1. Modifica del DLGS 66/2017: Si chiede al Ministro per l’Istruzione e il Merito di promuovere una modifica normativa che elimini il vincolo delle “risorse disponibili” dall’art. 3, commi 5 e 5 bis del DLGS 66/2017, riportando la norma alla sua coerenza originaria, come previsto dalla legge 107/2015 e dalla legge 104/1992. Questa modifica restituirebbe il giusto equilibrio tra le risorse e i diritti degli alunni con disabilità.
  2. Riforma della Giurisdizione per le Controversie sulla Disabilità: Si propone al Ministro della Giustizia di unificare le controversie relative ai diritti delle persone con disabilità sotto la giurisdizione del Tribunale Ordinario, estendendo a tutte le controversie le norme previste dalla legge n. 67 sulla tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazione. Questa riforma consentirebbe di:
    • Concentrare le dispute davanti a un unico giudice naturale dei diritti soggettivi.
    • Garantire una tutela più efficace e coerente, anche in terzo grado di giudizio.
    • Eliminare le incertezze e le diatribe sulla giurisdizione che danneggiano gravemente le persone con disabilità e le loro famiglie.
  3. Internalizzazione degli Assistenti all’Autonomia e Comunicazione: Si chiede ai Ministri competenti e alle istituzioni coinvolte di sostenere e accelerare l’approvazione del DDL 236/2022, che prevede l’internalizzazione degli assistenti all’autonomia e comunicazione nell’organico del MIM. Questa misura risolverebbe la frammentazione attuale, dove competenze fondamentali per gli alunni con disabilità sono gestite da enti territoriali spesso in difficoltà, invece di essere sotto la responsabilità diretta del Ministero dell’Istruzione.

Tali proposte – conclude la FIRST non si limitano a mere aspirazioni, ma rappresentano soluzioni ragionevoli e attuabili, che dipendono esclusivamente dalla volontà politica. Esse mirano a rimuovere le cause del problema e a garantire una tutela adeguata e preventiva per alunni, famiglie, lavoratrici e lavoratori, segnando un passo decisivo verso una gestione più giusta ed efficiente dei diritti delle persone con disabilità.

Reginaldo Palermo

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