Disabilità

Inclusione. Quali pratiche e strategie vengono promosse in classe? Partecipa all’indagine Sipes

La Sipes, Società Italiana di Pedagogia Speciale, in questi giorni sta promuovendo un’indagine esplorativa per verificare quali competenze abbiano e mettano in pratica i docenti nell’ambito della pedagogia e della didattica speciale, al fine di favorire una reale inclusione nelle classi.

L’indagine Sipes

Quali pratiche e strategie vengono maggiormente promosse in classe al fine di favorire l’inclusione scolastica? 

Partecipa all’indagine

Le linee di indirizzo

Quali sono le linee di indirizzo verso cui tendere? Sempre la Sipes ha prodotto sull’argomento un documento dedicato, nella forma di linee guida aventi una sezione generale, che detta la cornice di principio entro la quale muoversi, la prospettiva pedagogica di riferimento sull’inclusione; ma anche una sezione operativa, con le indicazioni pratiche per le scuole.

I principi

L’azione didattica inclusiva valorizza una scuola accessibile.

Il segno distintivo di una scuola accessibile è la concettualizzazione che essa adotta della nozione di differenza intesa come elemento valoriale di segno positivo. Una scuola accessibile offre opportunità di flessibilità di spazi, conoscenze e relazioni ed apre all’usabilità e alla fruibilità di ciò che in essa viene promosso.

L’azione didattica inclusiva sostiene il valore della cura educativa per contrastare le disuguaglianze e le povertà educative.

La cura educativa è orientata a promuovere la capacità di aver cura di sé, per essere in grado, a propria volta, di costituirsi come persone capaci di pratiche di cura per gli altri e di permettere a ciascuno di conoscere e riconoscere la diversità come un valore per tutti. Nel suo significato più generale essa può essere definita una pratica che mira a procurare il ben-essere dell’altro e a metterlo nelle condizioni di decidere e di provvedere da sé al proprio ben-essere. È un pensiero di cura che significa pensare eticamente, affettivamente, normativamente e attivamente con lo scopo di partecipare alla vita sociale con una preoccupazione per il bene comune. A tal proposito, nella prospettiva dell’aiuto reciproco il pensiero di cura si manifesta nella solidarietà tra insegnanti, famiglie e studenti e tra essi con gli altri.

L’azione educativa inclusiva sostiene il valore delle differenze per contrastare l’esclusione.

Il modello bio-psico-sociale, che rappresenta un paradigma di riferimento per la valorizzazione del funzionamento di tutti, esplicita chiaramente che funzionamento e disabilità sono elementi del continuum della salute ed essi sono in stretta relazione positiva o negativa con i fattori contestuali. Questa visione sposta il focus di attenzione all’autodeterminazione della persona secondo lo sviluppo del proprio potenziale di sviluppo in qualsiasi ambiente. Esso infatti è un utile ordinatore concettuale che la scuola ha a disposizione per coltivare percorsi orientati a promuovere progetti di vita fiorenti.

L’azione didattica inclusiva si genera dalla vicinanza agli altri, ai compagni, alle compagne, ai docenti.

Nessuna pratica didattica a distanza è in grado di sostituire le opportunità offerte dall’azione in presenza perché essa accomuna ciascun/a alunno/a agli altri allo scopo di condividere l’esperienza di apprendimento che deve strutturarsi, come un agire condiviso dove la partecipazione diventa essenziale. Ciò permette di avviare un autentico processo di socializzazione che faccia riferimento ad una vicinanza autentica, non contraddistinta da falsi approcci protettivi e buonisti.

L’azione didattica inclusiva promuove la connettività all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica.

È necessaria un’ampia gamma di conoscenze e di competenze per migliorare il funzionamento dell’innovazione e dell’organizzazione e che riguardano le capacità di lavorare e connettersi con gli altri.
Infatti, apertura a nuove idee e punti di vista, attitudini imprenditoriali e capacità di analizzare i problemi in una prospettiva multidisciplinare migliorano la capacità connettiva nella costruzione dell’innovazione educativa. Le capacità connettive dell’ecosistema sono spesso valorizzate da un sistema educativo che incoraggia il pensiero attento, creativo e critico.

A questo LINK le linee guida con le indicazioni operative.


Il corso

Sul tema dell’inclusione il corso Pei 2022: guida alla stesura dei nuovi modelliin programma dal 7 giugno.

Il corso intende fornire ai docenti una guida chiara e sicura su come elaborare i nuovi modelli di PEI e sui criteri possibili da osservare per l’assegnazione delle misure di sostegno, senza scadere nel rischio di meri adempimenti burocratici, applicando le nuove procedure in un’ottica di promozione del successo formativo della persona disabile.

Redazione

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