Di recente abbiamo intervistato la dirigente scolastica di una scuola con un numero estremamente elevato di alunni con disabilità in ogni classe. Un triste primato nazionale, quello di cui gode l’istituto in questione.
Ma è legittimo avere un numero elevato di alunni con disabilità in una stessa classe? Chiariamo cosa prevede la legge.
La formazione delle classi e il numero di alunni per classe sono questioni disciplinate dal DPR 81/09, che stabilisce un numero massimo di alunni totali laddove vi siano, in classe, bambini/ragazzi con disabilità, numero che non deve superare i 20 alunni, con possibili deroghe fino al 10%. Insomma, il Ministero non indica quale sia il numero massimo di alunni con disabilità in una classe, ma qual è il numero massimo totale di alunni, in presenza di soggetti con disabilità. Per essere più chiari, non si possono costituire classi pollaio laddove vi siano casi di disabilità in classe, in quanto in queste situazioni il numero complessivo degli alunni non dovrà superare le 20 unità.
Tuttavia, è anche vero che il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, con sentenza n.926/2007 ha stabilito che la possibilità di inserire nella stessa classe più di un alunno disabile deve essere considerata come soluzione residuale e comunque praticabile solo nei casi di handicap lieve.
Su questo stesso argomento si è espressa anche la Fand (Federazione tra le associazioni nazionale di disabili), secondo la quale per una didattica realmente formativa e inclusiva non dovrebbero esservi più di due alunni con disabilità all’interno di classi con non oltre 20 alunni totali.
In ogni caso, la gestione dell’integrazione scolastica nelle scuole statali e in quelle paritarie spetta al dirigente scolastico, che in accordo con gli uffici territoriali definirà anche il numero dei disabili per classe nel proprio istituto. Lo spiegano le “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, valide per le scuole di ogni ordine e grado.
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