Attualità

Inclusione scolastica a rischio: proposta una mobilitazione contro le misure del Governo

Il CDSS (Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati) ha lanciato un appello per promuovere una mobilitazione comune contro le recenti misure governative che, secondo il collettivo, mettono a rischio l’inclusione scolastica.
Già nel luglio scorso, in occasione della assemblea nazionale del Collettivo, era emersa l’urgenza di superare approcci frammentari e costruire un’azione condivisa contro le disposizioni del Decreto Legge 71/2024.
Secondo il CDSS, il decreto rappresenta solo l’inizio di un processo che potrebbe compromettere le tutele essenziali per garantire una vita dignitosa alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
I dati raccolti dal Collettivo mettono in evidenza che il problema del sostegno è molto complesso perché la mancanza di docenti specializzati non è affatto generalizzata e non riguarda neppure tutte le classi di concorso.
Per esempio nelle regioni del Sud avviene esattamente il contrario: gli specializzati sono in esubero e oltrettutto le Università continuano anche a organizzare nuovi corsi che, inevitabilmente, produrranno altro precariato.

Critiche alle misure previste dal DL 71/2024

Il decreto introduce disposizioni urgenti in materia di sostegno didattico per gli alunni con disabilità, che il collettivo giudica insufficienti e potenzialmente dannose per la qualità dell’inclusione scolastica. In particolare:
• Articolo 6: prevede corsi di formazione per docenti che hanno svolto attività di sostegno per almeno tre anni senza titolo di specializzazione. Il CDSS critica questa misura, ritenendola inadeguata a garantire una preparazione adeguata ai docenti.
• Articolo 7: introduce corsi di natura compensativa per il riconoscimento dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero. Alla luce delle recenti inchieste giornalistiche, il CDSS esprime preoccupazione per la qualità di questi percorsi e chiede un sistema di verifica rigoroso per tutelare la preparazione dei docenti italiani e il diritto degli studenti con disabilità a un’istruzione di qualità.
• Articolo 8: affronta il tema della continuità didattica, subordinandola alla scelta della famiglia in accordo con il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione). Sebbene il collettivo riconosca l’importanza di questa misura, ritiene che essa non possa sostituire interventi strutturali, come la stabilizzazione dei docenti specializzati.

Il CDSS contesta l’urgenza con cui è stato adottato il DL 71/2024, sottolineando che le decisioni sono state prese basandosi su dati cumulativi dell’anno scolastico 2022/2023, senza considerare il numero di docenti specializzati formati negli ultimi cicli di TFA. L’analisi condotta dal Collettivo dimostra che, almeno nella scuola secondaria di secondo grado, il fabbisogno di docenti specializzati risulta ampiamente coperto.

Ignorare questi dati, secondo il CDSS, non farebbe altro che accentuare l’instabilità occupazionale e compromettere la qualità dell’insegnamento per gli studenti con disabilità.

Un appello alla mobilitazione

Il CDSS invita tutte le componenti del mondo scolastico a unirsi alla mobilitazione per difendere l’inclusione scolastica e garantire un futuro migliore per gli studenti con disabilità.
A supporto delle proprie tesi, il Collettivo ha realizzato anche una accurata rilevazione riguardante il fabbisogno e la situazione occupazionale dei docenti specializzati nel sostegno per la scuola secondaria di secondo grado in tre regioni campione.

Reginaldo Palermo

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