Categorie: Disabilità

Inclusione scolastica dei bambini ciechi

Il 28 gennaio il sottosegretario Davide Faraone ha visitato il Centro per l’integrazione scolastica ragazzi non vedenti di Brescia e la scuola di Roncadelle, con cui il Centro collabora, e sostenuta da Provincia di Brescia e Comune di Brescia, con l’obiettivo di «garantire un servizio educativo agli alunni con deficit visivo inseriti nelle scuole di ogni ordine e grado».

Un esempio di integrazione scolastica dei bambini non vedenti e ipovedenti, racconta Il Velino, da proporre a tutta l’Italia, con una «metodologia volta al superamento dell’approccio specialistico in favore di quello sistemico», attraverso cui gli alunni con disabilità visiva riescono a «seguire i programmi ministeriali perfettamente in linea con i loro compagni».

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

Il sottosegretario ha visitato prima la scuola di Roncadelle e poi il Centro, invitato dal Centro stesso e dall’associazione Bambini in Braille per «far conoscere con quali modalità e con quali risultati il Centro Non Vedenti abbia saputo dare risposta i bisogni educativi speciali degli studenti con deficit visivo».

Il Centro è l’unico in Italia a garantire l’intervento diretto, all’interno delle scuole, dell’educatore tiflologico – non riconosciuto dallo stato italiano – che fa da “mediatore” fra il bambino e le insegnanti che non conoscono le metodologie da applicare: questi educatori adattano in maniera del tutto personalizzata, in base alle abilità del ragazzo, la programmazione scolastica, attraverso schede tattili, materiale sensoriale e laboratori inclusivi.

«Ho visitato una scuola in cui funziona concretamente l’inclusione scolastica», ha detto il sottosegretario Davide Faraone: «Ogni tanto nelle l’inclusione scuole rimane sulla carta, perché mancano risorse e figure. Questo invece è un modello che funziona e funziona per l’intera provincia di Brescia: dovremmo riuscire a far sì che questo modello entri nell’albo delle buone pratiche del Paese, dobbiamo farlo diventare un centro strumentale per la formazione. Nella legge 107 abbiamo introdotto tanti strumenti, l’aggiornamento degli insegnanti, la delega sul sostegno e sulla formazione iniziale… questo centro può diventare luogo in cui si formino gli insegnanti. Molto dipende anche da voi: aggrediamo la questione e costruiamo insieme questo percorso. Facciamo che questa esperienza venga diffusa a livello nazionale. Annulliamo la parola ipocrisia dal vocabolario dell’inclusione. Abbiamo eliminato le classi speciali, dobbiamo eliminare le sacche residue di ipocrisia che rimangono quando i bambini, a volte, finiscono nei corridoi perché non si sa come gestirli. La cosa importante è fare rete: scuola, associazioni, famiglie, territori».

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024