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Inclusione scolastica, profilo di funzionamento: criteri e contenuti secondo le linee d’indirizzo del 14 settembre 2022

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Sulla base delle condizioni di disabilità di cui abbiamo accennato in un articolo precedente, è redatto il profilo di funzionamento secondo i criteri dettati dalle linee guida del 14 settembre 2022 resi operativi a seguito della pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Cos’è il profilo di funzionamento

Il profilo di funzionamento, introdotto dal decreto 66 del 2017, subentra alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico-funzionale previsti dalla normativa preesistente, ne integra le informazioni con ulteriori elementi coerenti con il modello descrittivo del funzionamento alla base di ICF; è propedeutico alla predisposizione del PEI nella misura in cui definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica.

Criteri per la redazione del profilo di funzionamento

Nel profilo di funzionamento dovranno emergere in modo dettagliato non solo la capacità del soggetto di interagire con i fattori ambientali con riferimento alle attività apprenditive, comunicative, relazionali e di autonomia personale e sociale; ma anche se e quanto i suddetti fattori a disposizione del soggetto siano sufficienti e adatti per superare le eventuali difficoltà nelle attività preposte o se, al contrario, le peggiorano.
Il profilo inoltre deve prendere in esame i punti di forza del soggetto in età evolutiva insieme con altre informazioni utili alla definizione del PEI (Piano educativo individualizzato) e del Progetto individuale.

Contenuti del profilo

Il profilo di funzionamento è strutturato nelle seguenti sezioni:

Sezione 1: Dati identificativi e anagrafici del soggetto;
Sezione 2: Elementi clinici contenenti

  • L’Anamnesi essenziale;
  • L’Osservazione clinica;
  • Le valutazioni testali o strumentali effettuate e i risultati, in particolare relativamente all’ambito cognitivo, neuropsicologico e dell’apprendimento, della comunicazione e del linguaggio, sensoriale e motorio, delle autonomie personali e sociali, della socializzazione/relazione/interazione etc.;
  • Diagnosi, comprensiva di livello di gravità della patologia e eventuali comorbilità o altre patologie associate;
  • Prognosi attesa ed evolutività nel tempo.

Sezione 3: Punti di forza del soggetto

Specifici punti di forza del soggetto (attitudini, interessi, motivazioni, talenti, consapevolezza, perseveranza, resilienza, curiosità, etc.) e ulteriori informazioni utili relative al soggetto.

Sezione 4: Elementi attinenti alla descrizione del funzionamento

Descrizione dell’entità delle difficoltà in termini di capacità di prestazione nelle attività apprenditive, comunicative, relazionali e di autonomia personale e sociale.

Chi elabora il profilo di funzionamento

Il Profilo di funzionamento è redatto, con la collaborazione dei genitori del soggetto disabile e del soggetto disabile nella massima misura possibile, da un’unità di valutazione multidisciplinare nell’ambito del SSN, composta, da:
• uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista, esperto nella patologia che connota lo stato di salute del minore;
• almeno due delle seguenti figure: un esercente di professione sanitaria nell’area della riabilitazione, uno psicologo dell’età evolutiva, un assistente sociale o un pedagogista o un altro delegato, in possesso di specifica qualificazione professionale, in rappresentanza dell’Ente territoriale di competenza.
Vi partecipano inoltre il dirigente scolastico e/o il coordinatore della scuola paritaria ovvero di un docente specializzato sul sostegno didattico, dell’istituzione scolastica ove è iscritto il soggetto.

Aggiornamento del profilo

Il Profilo di funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica è aggiornato al passaggio di ogni grado d’istruzione, dalla scuola dell’infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.