Scoppia un vero e proprio caso a Genova. La faccenda riguarda l’Istituto Comprensivo Lagaccio e una decisione dell’Ufficio Scolastico Territoriale che non è andata già all’USB Scuola e a molti genitori del popoloso quartiere omonimo del capoluogo ligure.
L’Ufficio ha infatti predisposto la nascita, il prossimo settembre, di una classe di scuola primaria formata da 24 studenti. Niente di strano fino a qui, se non fosse che, di questi alunni, 7 siano affetti da disabilità. In alcuni di questi casi si tratta di disabilità grave.
Ciò è stato ritenuto inaccettabile da USB Scuola e da molti genitori che, invece, chiedono all’istituto la formazione di una nuova classe per far sì che i bambini in questione vengano seguiti in modo adeguato nel rispetto del loro diritto a una scuola inclusiva e del diritto dei docenti ad un lavoro dignitoso.
L’USR ha effettivamente giudicato una situazione del genere come “non inclusiva” e ha chiesto al Dirigente Scolastico di invitare le famiglie dei bimbi interessati a cambiare scuola. Ciò, secondo USB, è impensabile e risulterebbe assai dannoso in quanto non terrebbe conto dell’importanza delle reti di relazioni umane e della prossimità alla propria residenza.
Le famiglie, in ogni caso, non hanno intenzione di iscrivere i propri figli altrove. A questo punto si è proposto di dividere la classe in due sfruttando risorse interne alla scuola anziché assumere ulteriore personale. Ciò, come sottolinea USB Scuola, significherebbe che tutte le risorse di potenziamento dell’istituto andrebbero a occuparsi di una singola situazione, lasciando “scoperte” altre classi.
“Riteniamo inaccettabile e indecente la proposta e richiediamo che vengano investite risorse maggiori e stabili nella scuola. Questa è una delle molte situazioni inaccettabili che si stanno verificando in tutta Italia, frutto di una logica economica e che nulla ha a che fare con il diritto allo studio”, questa la dura posizione del sindacato.
USB Scuola, nel corso dell’assemblea cittadina che ha promosso ieri insieme al comitato genitori “Amici della dieci”, con il quale in queste settimane ha collaborato, e alle associazioni del quartiere del Lagaccio, ha raccolto le firme per presentare un esposto in Procura.
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