Incomprensibili manovre del governo riguardo le assunzioni per l’infanzia

“È irrazionale e ingiusto che il Governo non voglia assumere i docenti di Infanzia che hanno vinto l’unico concorso a cattedre bandito dallo Stato negli ultimi 13 anni, e nel contempo bandisca un altro concorso per quella stessa tipologia di docenti!”

E’ quanto afferma in una nota stampa la portavoce del Movimento Nazionale Docenti Scuola Infanzia (MONDOSI), Nunzia Cangiano.

“A breve il Miur bandirà un concorso che include 6800 posti anche per la CDC infanzia, pertanto,  – continua la portavoce del MONDOSI –  anche se detto contingente dovesse essere ripartito in un arco triennale, bisognerebbe dare la priorità di assunzione a coloro i quali hanno superato lo stesso concorso, ma che forse sono solo colpevoli di averlo superato nelle regioni del sud”.

“Tutte le GM 2012, grazie al piano straordinario di assunzioni, sono state esaurite, resta da fare un ulteriore sforzo per stabilizzare anche i rimanenti docenti presenti nelle GM 2012 infanzia, che da nostri calcoli, sono appena 1989”.

“Poiché lo scenario dalla fine delle operazioni della fase C non è cambiato e il fabbisogno di personale docente per la scuola dell’infanzia è di 6800 unità, come già proposto dal nostro Movimento, sarebbe logico distribuirli equamente tra GM 2012, GaE e posti da mettere a concorso”.

 “La senatrice Puglisi ha affermato oggi che noi cosiddetti idonei Infanzia potremmo essere avvantaggiati nel futuro concorso non effettuando le prove preselettive. Consideriamo questa posizione inaccettabile: siamo di fronte a una palese disparità di trattamento tra noi di Infanzia e le migliaia di altri idonei appena assunti, una disparità tanto palese e grave da risultare incostituzionale”.

“Ci chiediamo quindi – incalza Nunzia Cangiano – non sarebbe meglio predisporre il potenziamento per la scuola dell’infanzia così come è avvenuto per tutte le altre classi di concorso, invece che agire contro la Costituzione? Potenziare la scuola dell’infanzia significherebbe solidificare le fondamenta della scuola italiana. La senatrice Puglisi afferma che si è favorito il potenziamento della scuola dell’obbligo, ma la scuola dell’infanzia è scuola che comincia, attraverso una didattica dedicata, ad accompagnare il percorso scolastico che si dipana nell’arco di tutta la vita. Fin dalla scuola dell’infanzia, come si evince dalle Nuove Indicazioni 2012, si comincia a formare quello che domani diventerà il cittadino del mondo”.

“Ripartire dal Sud”  – conclude la portavoce del MONDOSI-  sono le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio Renzi, ma ripartire dal Sud significa anche aiutare le famiglie figlie di questa terra. Per i genitori sapere di poter affidare i propri bimbi a strutture dedicate alla loro formazione, debitamente potenziate attraverso orari flessibili e docenti qualificati, vorrebbe dire assicurare una progettazione più vasta che possa accompagnare solidamente il loro percorso di crescita. Siamo certi che il Governo, attento alle problematiche della scuola, trovi una soluzione adeguata che possa venire incontro alle esigenze di 25000 docenti, magari prendendo spunto  proprio dalle nostre proposte”.

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