Incontri fruscianti, con “La parola ferma in gola” di Alfio Patti
Incontri Fruscianti 2007
24 marzo
La stanza venne sopraffatta dal sole che, aggressivo, era penetrato attraverso gli sportelli accostati del finestrone. Da sotto un groviglio di lenzuola attorcigliate, spuntava un ciuffo di capelli ondulati e brizzolati, una mano e un piede, tirato fuori alla ricerca di un po’ di frescura. Sotto quelle lenzuola c’ero io, Gregorio Scalia, figlio unico di Salvatore Scalia e Grazia Strano…
Un autore, le sue storie. Parole e molto altro…
Giornalista pubblicista, laureato in Pedagogia, Alfio Patti opera con incarichi di responsabilità presso la redazione de La Tecnica della Scuola ed è addetto stampa del Comune di San Gregorio (Catania), dov’è nato. Nel suo romanzo idilliaco e nostalgico, Gregorio Scalia, alter ego dell’autore, vive un disincantato ritorno ad “Itaca”, con l’immersione nei profumi di zagare che rievocano i colori a pastello della natura nostrana, in un mondo perduto, eredità spirituale degli avi. La scrittura privilegia un italiano regionale di genuina fedeltà etnea rafforzando attraverso la vivace modulazione espressiva fatti, luoghi e personaggi. L’epoca delle grandi velocità e delle tecnologie fa piazza pulita del mondo rurale di consuetudini e riti familiari, specialmente nei centri piccoli dove tutti si conoscono, mentre viene in luce la Sicilia della diaspora, del distacco, del rimpianto.
Autore di una sessantina di saggi critici su poeti siciliani a partire dall’Ottocento ad oggi, aqpparsi su diverse riviste specialistiche; da “Arte e Folklore di Sicilia” di Catania a “Ethnos” di Siracusa, a “Il Giornale di Poesia Siciliana” di Palermo ad “Arba sicula” degli Usa, Patti ha inoltre pubblicato: Canti di Pietra lava; Chiaroscuri (poesie); Una vita di scorta (romanzo); Michele Purrello: l’uomo e l’eroe (saggio); La parola ferma in gola (romanzo); Nudi e crudi (poesie) e Canzuneri ppi Rusidda. “Affabulatore nato” come lo ha definito il critico Mario Grasso, non ha mai trascurato altre geniali inclinazioni, come quella del cantautore, felicemente espressa nell’impegno artistico e culturale profuso in conferenze-spettacolo, aventi per protagonisti versi, musiche, canti e didascalie di motivi siciliani classici e moderni.
Giuliana Geronazzo, attiva in Brescia presso lo Studio Fornaci, tradurrà nelle sue realizzazioni in vetro alcune suggestioni provenienti dalla pagina scritta. Ad accompagnare l’incontro, le immagini di Elisabetta Scalvini.
E sullo sfondo, l’impareggiabile cortesia di Franco Guindani, il libraio