Il Coordinamento Nazionale “Per la scuola della Costituzione “ invita associazioni, movimenti, forze politiche e sindacali, docenti, studenti, genitori, personale amministrativo delle scuole che si riconoscono nella difesa della democrazia scolastica all’incontro di mercoledì 11 dicembre alle 15.30 presso la Sala della Mercede a Roma. Il Coordinamento denuncia il "collegato” alla Legge di Stabilità 2014, che delegava il Governo a legiferare per il riordino e la semplificazione della disciplina in materia di istruzione, università e ricerca, è stato dalla stessa ministra Carrozza definito superato.
Nello specifico, per quanto riguarda la scuola, si prevedeva la riforma organica del reclutamento dei docenti, la modifica dello stato giuridico e del trattamento economico del personale della scuola, la cancellazione effettiva degli organi collegiali ridotti a una mera funzione consultiva. Abbiamo motivo di credere che questa improvvisa virata sia il frutto della pronta reazione del mondo della scuola, una sorta di tam tam su reti e Fb, una chiamata a raccolta partita dai tanti movimenti costantemente vigili che si sono immediatamente allertati. Ma la certezza che non si debba proprio ora tirare i remi in barca è confermata da altri scogli connessi alla Legge di Stabilità, come la prevista “razionalizzazione della spesa” nel triennio 2015-17 che colpisce ancora una volta pesantemente la scuola statale nell’esercizio della sua funzione formativa, mentre i finanziamenti alle scuole private per il solo 2014 ammontano a 494 milioni di euro. Per valutare la gravità di quanto ci sovrasta e confrontare opportune strategie di opposizione contro improvvise ricadute di nuovi penalizzanti provvedimenti sulle nostre scuole.
Nello specifico, per quanto riguarda la scuola, si prevedeva la riforma organica del reclutamento dei docenti, la modifica dello stato giuridico e del trattamento economico del personale della scuola, la cancellazione effettiva degli organi collegiali ridotti a una mera funzione consultiva. Abbiamo motivo di credere che questa improvvisa virata sia il frutto della pronta reazione del mondo della scuola, una sorta di tam tam su reti e Fb, una chiamata a raccolta partita dai tanti movimenti costantemente vigili che si sono immediatamente allertati. Ma la certezza che non si debba proprio ora tirare i remi in barca è confermata da altri scogli connessi alla Legge di Stabilità, come la prevista “razionalizzazione della spesa” nel triennio 2015-17 che colpisce ancora una volta pesantemente la scuola statale nell’esercizio della sua funzione formativa, mentre i finanziamenti alle scuole private per il solo 2014 ammontano a 494 milioni di euro. Per valutare la gravità di quanto ci sovrasta e confrontare opportune strategie di opposizione contro improvvise ricadute di nuovi penalizzanti provvedimenti sulle nostre scuole.