Un uomo di successo, esempio di professionalità e di spirito d’iniziativa nell’ambito della ricerca, che tutto il mondo ci invidia e che i giovani italiani dovrebbero conoscere da vicino. Stiamo parlando di Federico Faggin, artefice di uno degli eventi più significativi dell’economia digitale: l’invenzione del microprocessore. Era il 1971 quando il giovane scienziato vicentino entrò all’Intel dove, insieme a Ted Hoff e Stan Mazor, disegnò e costruì il primo microprocessore al mondo, l’Intel 4004. Era nato il cuore del computer. Oggi Federico Faggin è un affermato imprenditore, vive e lavora nel cuore della Silicon Valley dove ha fondato tre società high tech.
Lo scienziato racconterà la sua storia di successo e la sua esperienza di inventore e imprenditore nell’’incontro organizzato dall’Università di Verona che si terrà mercoledì 20 maggio alle 15.30 nell’aula magna del Polo Zanotto in occasione delle presentazione del nuovo corso di laurea magistrale in Ingegneria e Scienze Informatiche. Il pomeriggio sarà aperto dai saluti del Rettore Alessandro Mazzucco a cui seguiranno la presentazione del nuovo corso di laurea magistrale in Ingegneria e Scienze Informatiche da parte del preside Roberto Giacobazzi e la lectio magistralis del professor Faggin che parlerà della sua vita da scienziato. Seguirà la tavola rotonda dal titolo “La ripresa. Competitività, ricerca e innovazione”. Interverranno Giuseppe Dal Cortivo, imprenditore presidente di Cad.it Spa, Stefano Fantoni fisico e rettore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, lo scienziato Federico Faggin e Alberto Giorgetti, sottosegretario all’Economia e Finanze. I lavori saranno moderati da Sara Cristaldi, caporedattore Mondo & Mercati de Il Sole 24 Ore.
Quella del microprocessore è solo la prima delle scoperte di Federico Faggin che hanno radicalmente mutato il corso della nostra storia e segnato l’evoluzione dell’high tech per rendere i computer sempre più facili da usare, facendo in modo che siano essi a piegarsi alle esigenze dell’uomo e non viceversa. Il nome di Faggin è legato infatti anche all’invenzione del touch pad che sostituisce il mouse nei computer portatili e ad un software che permette di riconoscere i caratteri cinesi scritti con uno stilo o con un dito su un touch pad o direttamente su uno schermo. Nel 1984 la società dello scienziato italiano, la Cygnet Technlogies Inc, ha prodotto un dispositivo considerato il precursore della posta elettronica; per la prima volta era possibile inviare attraverso la linea telefonica non solo la voce ma anche i dati digitali prodotti da un computer.
Federico Faggin è nato a Vicenza nel 1941. Dopo essersi diplomato come perito industriale all’Istituto Rossi della sua città e aver conseguito la laurea in Fisica all’Università di Padova nel 1965 inizia la sua carriera come ricercatore nei laboratori dell’Olivetti di Borgolombardo in provincia di Milano. Nel ’67 passa alla Fairchild per la quale, l’anno successivo, si trasferisce nel laboratorio di Palo Alto. Nel 1970 inizia a lavorare per la Intel dove, insieme ai colleghi Ted Hoff a Stanley Marzor, realizza il primo microprocessore della storia, l’Mcs-4004. Ma il chip 4004 non è che la prima delle sue imprese. Nel 1972 lancia l’8080, il primo microprocessore ad alte prestazioni e nel 1974 si mette in proprio. Fonda la Zilog con la quale realizza il chip a 8 bit più diffuso al mondo, tutt’ora prodotto su scala industriale. Nel 1982 crea una seconda società, la Cygnet e nel 1986 è il turno della Synapctics, l’azienda di cui oggi Faggin è presidente e che opera nel settore dell’intelligenza artificiale. Nel 1988 ha ricevuto il Premio internazionale Marconi per il suo contributo alla nascita del microprocessore e la Medaglia d’Oro per la scienza e la tecnologia del Consiglio Nazionale per la Ricerca, e nel 1992 ha ottenuto il titolo di Grande Ufficiale, la più alta carica conferita dalla Repubblica Italiana.
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