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Incontro Prodi sindacati: tempi duri per la scuola

Che non sia un’impressione dettata da posizioni preconcette è stato dimostrato, ancora una volta, dall’incontro che si è tenuto a Roma, giorno 26 settembre, tra il Presidente del Consiglio Romano Prodi e i sindacati della scuola.
Non si può, in verità, negare che dal Capo del Governo non siano stati offerti timidi spiragli ai rappresentanti della Cgil, Cisl e Uil, ma non v’è chi sia tanto sciocco da credere alle dichiarazioni di impegno se nello stesso momento viene diffusa dal Ministro dell’Economia il testo della Finanziaria del 2007, ancora fase di definizione, e che va in tutt’altra direzione visto che, inequivocabilmente ancora una volta alla scuola italiana si chiedono sacrifici nel nome delle difficoltà di bilancio dello Stato.
Sono tre gli articoli che in modo specifico attengono alla scuola: il n. 17, il n. 18 e il n. 19.
Il primo attiene all’innalzamento del rapporto alunni insegnanti e prevede che a decorrere dall’anno scolastico 2006/2007 siffatto rapporto raggiunga la percentuale di 12 alunni per ogni insegnante.
Per raggiungere questo obiettivo l’articolo prevede di sopprimere l’organico funzionale, di abrogare il decreto che autorizza le deroghe in materia di formazione delle classi in presenza di alunni portatori di disabilità e la complessiva revisione della normativa relativa alla formazione iniziale dei docenti.
L’articolo 18 ritocca l’organico del personale Ata e prevede la ridefinizione dei parametri delle dotazioni organiche dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi in modo da conseguire sin dall’anno scolastico 2006/2007 una riduzione del 6%.
L’articolo 19, infine, interviene pesantemente sull’organico degli insegnanti di sostegno modificando il rapporto di cui alla legge 449/97 e prevede che il rapporto di 1/138 alunni sia elevato a 1/168 realizzando così l’abbattimento del numero degli insegnanti di sostegno.
Viene pure modificata l’espressione che nella legge rendeva possibile le deroghe che dovrebberoin futuro essere possibili solo in presenza di alunni “particolarmente gravi”.
I sindacati unitari hanno chiesto che dalla Finanziaria siano tolti i suddetti articoli se è vero che si vuole segnare una discontinuità con il passato anche perché nella piattaforma unitaria approvatali 20 settembre gli stessi sindacati avevano dato talune precise indicazioni che sono state ripetutamente prospettate al Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Cgil, Cisl ed Uil hanno chiesto risposte urgenti e minacciato in caso contrario di aprire una nuova stagione di rapporti, questa volta fatta da mobilitazioni, manifestazioni, presìdicon coinvolgimenti di tutte le categorie del mondo della scuola.
Non sono mancate le dure prese di posizione dei sindacati delusi dall’esito dell’incontro. 
Il Segretario Generale della Cisl Scuola ha, da parte sua, rappresentato “le tre gravi emergenze della scuola: finanziaria, contratto e precariato” ed ha ricordato gli impegni presi con il Paese durante la campagna elettorale della sinistra e nel programma del governo all’atto del suo insediamento. Ha aggiunto che “la conferma della bozza della Finanziaria 2007 metterà in ginocchio la scuola e la scuola risponderà con forza”.
Giuseppe Guzzo

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