In un comunicato reso noto nei giorni scorsi l’Anci fa riferimento all’incontro avuto il 25 novembre con il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer sui problemi del potenziamento e della riorganizzazione del sistema di educazione degli adulti.
Nell’incontro è stato esaminato un recente documento messo a punto dal Ministero della Pubblica Istruzione, che si è peraltro avvalso di contributi di esperti del Ministero del Lavoro, del Dipartimento per gli Affari Sociali, dell’Isfol e del Cede, in cui si prefigurano le linee programmatiche dei futuri interventi nel campo dell’educazione degli adulti.
Il documento si richiama alla Conferenza internazionale di Amburgo del luglio 1997 e ribadisce il diritto dell’adulto all’alfabetizzazione, cioè al conseguimento delle conoscenze di base e delle abilità necessarie nella società moderna in forte trasformazione.
Concretamente il nuovo sistema di educazione degli adulti prevede l’istituzione di un sistema formativo integrato che dovrà coinvolgere i diversi soggetti che operano sul territorio (scuola, enti locali, mondo del lavoro).
Tutto bene dunque ?
In effetti l’accordo sui principi e sulle linee di indirizzo non manca, ma secondo l’Anci, il collegato alla legge finanziaria sembra mettere un troppo l’accento sul sistema scolastico tradizionale.
Nel collegato – osservano infatti i Comuni – si fa riferimento all’Educazione degli Adulti rilanciando esclusivamente il ruolo dei Centri Territoriali, mentre non viene dato sufficiente rilievo agli Enti Locali e tanto meno è prevista la possibilità di finanziamento a sostegno delle iniziative realizzate dai Comuni.
Il Ministro comunque ha preso nota delle osservazioni formulate dall’Anci ed ha assunto l’impegno di suggerire modifiche alle norme contenute nel collegato.