La notizia era pressoché scontata. Adesso è ufficiale: è indagato il professore di matematica e fisica dell’liceo scientifico “Valentini-Majorana” di Castrolibero, in provincia di Cosenza, accusato di molestie nei confronti di alcune studentesse della scuola. Il prof é stato iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Cosenza, che sta conducendo un’inchiesta su quanto sarebbe accaduto nell’istituto nel corso degli ultimi anni.
Dalla Procura non sarebbe trapelato nulla. È invece trapelato che sarebbero state presentate due denunce. Una ai carabinieri nei giorni scorsi da una studentessa che frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico e l’altra alla Polizia, l’11 febbraio, da una ragazza che ha concluso la scuola già da un po’ di tempo.
Continua, intanto, l’occupazione del liceo, per protesta contro il comportamento dalla dirigente scolastica che, secondo gli studenti, non avrebbe agito per fermare l’insegnante autore delle presunte molestie e neanche prendendo provvedimenti disciplinari. L’unico atto che avrebbe prodotto la preside è stato quello di spostare di plesso il docente.
Su quest’ultimo punto, lo spostamento deciso dalla ds, è intervenuto, sulla Tecnica della Scuola, il fratello di una delle studentesse che ha denunciato il docente, la prima, chiedendo come mai fosse stato spostato di plesso il prof: un’azione che implicherebbe, a detta del fratello della studentessa, un’implicita ammissione di conoscenza dei fatti e quindi anche delle “colpe” dell’insegnante.
Gli studenti hanno ricevuto la visita del senatore Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia (ex M5s, confluito nel Gruppo Misto da quasi un anno). Morra è nativo di Cosenza, a due passi da Castrolibero, ed è docente di storia e filosofia negli istituti superiori.
“In questa scuola – ha detto Morra, parlando con i giornalisti – c’è un clima non pacifico del quale sono responsabili gli operatori scolastici, e per prima la dirigenza, che deve assumersi le sue responsabilità”.
Il presidente della Commissione antimafia ha anche tenuto a dire che “la legge prevede che i dirigenti debbano stare non meno di due anni e non più di otto a capo della stessa struttura scolastica. La dottoressa Iolanda Maletta”, riferendosi alla preside dell’Istituto, “è qui da 17 anni. C’é, quindi, qualcosa che non va perché, intanto, non viene rispettata la legge su questo specifico punto”.
Gli ispettori inviati dal ministero dell’Istruzione hanno intanto ascoltato una delle studentesse che ha denunciato il docente.
“Sono soddisfatta”, ha detto al cronista dell’Ansa la ragazza parlando con i giornalisti a conclusione del colloquio con gli ispettori.
“Credo – ha aggiunto – che abbiano compreso il mio stato d’animo. Devo dire che sono stati molto gentili e comprensivi”.
Fausto Cirillo, uno dei tre studenti che hanno partecipato all’incontro tra gli ispettori e la studentessa che ha presentato la denuncia ai carabinieri, ha detto di avere notato “un cambio di atteggiamento da parte degli inviati del ministero. Mi sono sembrati più solidali con la nostra compagna e, più in generale, con noi studenti. Ed anche, devo dire, meno distanti rispetto alle motivazioni che ci hanno indotto ad occupare la scuola”.
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