“Comprendere la scuola oggi” è il titolo di una ricerca condotta per conto della CISL Scuola dall’IPSOS i cui esiti sono stati anticipati nella giornata del 16 marzo dal presidente dell’istituto di ricerca nel corso di una tavola rotonda svoltasi nell’ambito del 7° Congresso Nazionale, in corso al Palacongressi di Riccione.
Alcuni risultati sono curiosi se non addirittura paradossali.
Per esempio la maggior parte degli intervistati ritiene che il nostro sistema scolastico sia afflitto da mille problemi, ma al tempo stesso è piuttosto soddisfatta della propria scuola, o di quella frequentata dal proprio figlio.
Il personale scolastico (docenti, Ata e dirigenti) si dichiara per lo più soddisfatto del proprio lavoro, anche se lo si considera scarsamente retribuito.
Per i dirigenti scolastici il principale fattore problematico è rappresentato dall’eccessiva burocrazia, mentre per i docenti i problemi maggiori riguardano l’eccessivo numero di alunni e la scarsa collaborazione delle famiglie.
Tutto il personale, poi, esprime un forte bisogno di formazione.
La ricerca riguarda tre ambiti tematici: la scuola come ambiente di lavoro e di formazione; il patto educativo (clima e stato delle relazioni dentro il mondo della scuola); la scuola al tempo del coronavirus).
Nel corso della tavola rotonda è intervenuto Roberto Ricci, presidente dell’Invalsi, che ha voluto ribadire l’impegno dell’istituto al servizio di una scuola che contrasti con più efficacia dispersione e abbandoni.
“Non è accettabile, ha sottolineato, un tasso di assenteismo degli studenti che in alcune realtà raggiunge livelli intollerabili. Fondamentale ridare alla scuola il suo ruolo di ascensore sociale, anche se non va dimenticato che con la scolarizzazione di massa all’ascensore serve molta più forza per funzionare efficacemente”.
I dati definitivi della ricerca, di cui si sta completando l’elaborazione, saranno oggetto di una presentazione più ampia in programma per il 28 marzo e saranno particolarmente utili anche in vista dell’ormai imminente rinnovo del contratto nazionale.
Quello della formazione strutturale potrebbe quindi essere centrale nel dibattito politico e sindacale dei prossimi mesi.
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