“L’indagine Talis dell’Ocse conferma quanto emerso dal sondaggio realizzato per noi dalla Swg un anno fa: i docenti italiani sono soddisfatti del loro lavoro, ma ritengono che l’insegnamento non sia valorizzato nella società”. Così la Gilda degli Insegnanti commenta i risultati dello studio internazionale su insegnamento e apprendimento reso noto oggi a Parigi.
“Il sondaggio condotto lo scorso luglio dalla Swg – afferma la Gilda – ha evidenziato che la scarsa considerazione sociale di cui godono gli insegnanti è al secondo posto tra le problematiche ritenute più gravi dalla categoria (il 71% del campione intervistato lo ha giudicato “molto importante”, ndr). Adesso l’indagine Talis-Ocse lo ribadisce, sottolineando ‘che questa percezione negativa sembra diminuire quando aumenta la partecipazione degli insegnanti ai processi decisionali a livello di scuola’. Ciò significa che i docenti non possono essere trattati dai dirigenti scolastici come meri esecutori di attività calate dall’alto, alla stregua di impiegati, ma devono invece essere coinvolti maggiormente. A questo proposito – continua la Gilda – ricordiamo che il 65% degli insegnanti interpellati dalla Swg per il nostro sondaggio sarebbe favorevole a una proposta di legge che separi l’organizzazione della didattica dalle funzioni gestionali e amministrative attraverso l’istituzione del preside eletto dal collegio dei docenti con incarico a termine”.
Secondo la Gilda, le leve su cui agire per valorizzare gli insegnanti italiani sono due: stipendi più alti e un coinvolgimento più attivo sia nelle decisioni assunte all’interno delle scuole in cui lavorano, sia in quelle adottate dalla politica.