Sono giorni di lavori parlamentari per il decreto rilancio. Per quanto riguarda la scuola, sono tantissimi gli emendamenti presentati dalle forze politiche. Se alcuni erano già stati annunciati, altri invece sono assolutamente nuovi e rappresenterebbero una novità.
Come ad esempio l’emendamento proposto da Simona Vietina, di Forza Italia, che propone una indennità per tutti gli insegnanti che nel 2020 sono stati impegnati con la didattica a distanza, a causa del coronavirus e la conseguente chiusura delle scuole.
Il testo dell’emendamento recita così:
“Per l’anno 2020, allo scopo di riconoscere le particolari condizioni delle prestazioni correlate allo svolgimento delle lezioni tramite didattica a distanza adottata in seguito alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19, è riconosciuta ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, in deroga ai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di personale, un’indennità dell’importo di 350 euro. L’indennìtà non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente di cui all’articolo 51 del Testo unico delle imposte suì redditi di cui al DPR 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni. Per l’attuazione del comma 1 è autorizzata la spesa di 295 milioni dì euro a valere sul Fondo di cui all’articolo 265, comma 5, del presente decreto“.
Il decreto rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 20 maggio, prevede alcune misure per la scuola:
Concorsi
Il numero dei posti riservati al concorso straordinario sono elevati a 32.000. Per il concorso ordinario il numero dei posti è incrementato di 8.000 unità.
Avvio del prossimo anno scolastico
Viene incrementato di 331 milioni di euro il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche per assicurare la ripresa dell’ attività scolastica in condizioni di sicurezza e di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021.
Le risorse stanziate sono destinate alle seguenti finalità:
Maturità in sicurezza
Inoltre, per garantire il corretto svolgimento degli esami di Stato per l’anno scolastico 2019/2020, assicurando la pulizia degli ambienti scolastici secondo gli standard previsti dalla normativa vigente e la possibilità di utilizzare, ove necessario, dispositivi di protezione individuale da parte degli studenti e del personale scolastico durante le attività in presenza, il Ministero dell’istruzione assegnerà tempestivamente alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, che sono sede di esame di Stato, apposite risorse finanziarie tenendo conto del numero di studenti e di unità di personale coinvolti. Per tali finalità sono stanziati euro 39,23 milioni nel 2020 sui pertinenti capitoli del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e delle scuole paritarie.
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