Didattica

Indicazioni nazionali e programmi vanno cambiati, il progetto del ministro Valditara contestato dalla Flc-Cgil: agisce alla chetichella senza coinvolgere docenti e ds

CobasCobas

“Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara avrebbe istituito una commissione per la revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida relative al primo e al secondo ciclo di istruzione”: lo scrive la Flc-Cgil spiegando che la notizia non è ufficiale, ma sarebbe stata appresa “a mezzo stampa” e che il responsabile del Mim agirebbe su un ambito così rilevante “alla chetichella”.

Il riferimento del sindacato confederale guidato da Gianna Fracassi è, in particolare, ad un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, nel quale si spiega anche che al fine di “formulare proposte per la revisione delle Indicazioni nazionali e delle linee guida”, il Ministro ha nominato una commissione di esperti “di comprovata qualificazione scientifica e professionale” con a capo la professoressa Loredana Perla dell’università di Bari.

In realtà, l’iniziativa era stata velatamente annunciata ieri, 2 maggio, dallo stesso Valditara durante un intervento tenuto a Frosinone e nel parlare della necessità di potenziare arte e musica già nella scuola primaria.

Il sindacato evidenzia “l’atteggiamento proprietario che il governo esercita sul sistema d’Istruzione. Ricordiamo al ministro che la scuola non è roba sua, ma è di tutte e tutti”.

“Vorremmo poi capire quali siano l’urgenza e le motivazioni per la revisione delle linee guida ma soprattutto su quali indicazioni si debba muovere la commissione e quali siano le finalità nel lavoro di revisione dei programmi“.

La Flc Cgil si sofferma, infine, sul “mancato coinvolgimento di insegnanti e dirigenti, di chi cioè ogni giorno, proprio sulla base delle linee guida e delle indicazioni, esercita l’azione educativa concretamente. Questo la dice lunga sulla considerazione che il governo ha degli insegnanti italiani”.

Immediata è giunta la replica su X dello stesso ministro dell’Istruzione: “si rilassino i contestatori e i polemisti di professione – ha scritto Giuseppe Valditara -. Non appena il decreto di nomina della Commissione di studio sarà registrato, sarà avviata una consultazione ampia del mondo della scuola”.

“Noi ci preoccupiamo dell’interesse dei nostri giovani, di chi insegna, e del Paese. Altri pensano solo a cristallizzare la loro visione ideologica e proprietaria della scuola”, conclude il ministro dell’Istruzione e del Merito.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Bimba di nove anni salva la vita alla nonna grazie un corso fatto a scuola: secondo caso in un mese

Una bambina di soli nove anni è riuscita a salvare la vita alla sua nonna…

26/04/2025

Andrea Delogu: “I miei prof mi hanno cambiato la vita. Loro sono più del 50% di quello che impariamo in quegli anni”

La conduttrice televisiva e radiofonica Andrea Delogu, classe 1980, è stata protagonista di una puntata…

26/04/2025

Papa Francesco, minuto di silenzio spostato lunedì nelle scuole chiuse il 26 aprile. La polemica: “Italia stato laico”

Si sono tenuti oggi, 26 aprile, i solenni funerali di Papa Francesco, morto lo scorso…

26/04/2025

Scuola primaria: gli effetti (non positivi) dell’anticipo che ormai si sta diffondendo anche fra le famiglie non italiane

Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione nei confronti dell’andamento scolastico dei bambini di seconda generazione,…

26/04/2025

Gli studenti docenti e genitori: “Ci dite di portare rispetto e poi urlate ai commessi”, Galiano legge i temi dei suoi alunni

Cosa rimproverano i ragazzi agli adulti? A chiederlo ai suoi studenti è stato il docente…

26/04/2025

Omelia funerale Papa Francesco: “Era contro la cultura dello scarto, con carisma dell’ascolto”, l’insegnamento per i docenti

Oggi si celebrano i funerali di Papa Francesco morto lo scorso 21 aprile a 88…

26/04/2025