Il Ministro Profumo parla di nuove esigenze culturali e pedagogiche poste dalle trasformazioni sociali e auspica un cambiamento di Indicazioni e curricoli (a dire il vero egli parla di “programmi”).
Immediato l’applauso a scena aperta della Flc-Cgil di Mimmo Pantaleo che dice: “Il ministro Profumo ha perfettamente ragione quando propone la necessità di rivedere la funzione dell’ora di religione e di geografia”.
“E’ fondamentale – spiega Pantaleo – ridisegnare il ruolo della scuola pubblica all’interno di una società in cui il confronto tra diverse culture diventa decisivo per garantire diritti per tutti”.
E aggiunge: “La Flc-Cgil da tempo sostiene la necessità di inserire programmi che permettano di conoscere la storia delle religioni e dei popoli sperimentando modelli didattici avanzati. Ascoltare le testimonianze dirette da chi viene da terre lontane, da chi fugge da guerre, carestie e persecuzioni, rappresenta per la scuola italiana un fattore di arricchimento delle conoscenze e delle relazioni per alunni e docenti”.
Evidentemente sia Profumo sia Pantaleo non conoscono bene né le Nuove indicazioni per il I ciclo né alcuni importanti documenti che già fanno parte del “corpus” normativo in vigore (per esempio le Linee guida sulla educazione interculturale) perché altrimenti saprebbero che la necessità di adeguare la progettazione didattica alla presenza di studenti che provengono da Paesi, culture, religioni diverse e già ampiamente prevista dalle disposizioni in vigore.
Che poi si debba, come ha detto il Ministro, “cambiare il modo di fare scuola”è cosa talmente ovvia da essere quasi lapalissiana.
Piuttosto c’è da chiedersi in che modo si possa cambiare il modo di fare scuola a costo zero. Per una scuola primaria anche solo rinnovare la dotazione di carte geografiche, strumento indispensabile per parlare di Paesi lontani, è ormai un lusso che in pochi si possono permettere.
Né si capisce cosa voglia dire il Ministro quando afferma che “ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione”. Forse Francesco Profumo vuole dire che le Nuove indicazioni che firmerà nelle prossime settimane dovranno essere subito aggiornate ?
Ma, in tutto questo, ciò che più stupisce è il plauso pressoché incondizionato della Flc-Cgil:c’è forse bisogno di spellarsi le mani per applaudire un Ministro che ci ricorda la necessità di applicare le Indicazioni già esistenti o che ritiene che i termini “programmi” e “indicazioni” siano fra di loro intercambiabili ?
Ci perdoni, signor Ministro, ma se un docente candidato al prossimo concorso a cattedre scrivesse una cosa del genere rischierebbe persino di essere bocciato.
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