La proroga del blocco degli stipendi degli statali non è un filmine a ciel sereno. Era nell’aria. Però i sindacati, sebbene avessero ben compreso l’aria ostile, esprimono tutto il loro dissenso per la decisione del Governo.
Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, “è intollerabile” e “ci metteremo d’accordo nel sindacato per denunciare questo scandalo”. Ai microfoni di Rainews24, Bonanni ha detto che “ci mobiliteremo in tutta Italia”, ha aggiunto Bonanni, perchè il governo usa i “guanti bianchi per le municipalizzate e la mannaia sui dipendenti pubblici”.
Anche la Cgil attacca il governo per la decisione di prorogare il congelamento degli stipendi: “Non comprendiamo – ha detto il segretario generale Susanna Camusso, arrivata a Buggerru (Carbonia-Iglesias) per ricordare il primo sciopero generale d’Italia del 4 settembre 1904 – la logica per cui si continua a prorogare ilblocco dei contratti. La sensazione è che si seguiti a chiedere ai soliti noti per non toccare altri interessi che invece produrrebbero molte risorse”
“Bisogna decidere che cosa si vuol fare”, ha continuato Camusso. “Il presidente del consiglio e il governo – sottolinea il segretario generale – hanno fatto la manovra sugli 80 euro che noi abbiamo giudicato positivamente, non solo perchè era un segno di riconoscimento al lavoro ma soprattutto perchè era il segnale che non si esce dalla crisi abbassando i salari e peggiorando le condizioni dei lavoratori”.
“Ecco perchè – aggiunge il leader della Cgil – vorremmo coerenza con questa scelta, chiudendo una stagione lunga sei anni che ha portato all’impoverimento delle retribuzioni e delle pensioni. Bisogna mettere al centro il tema della creazione di lavoro: se non si riparte da questo, dal fare investimenti, non possiamo uscire dalla recessione”.
Ma il blocco dei contratti degli statali potrebbe durare anche oltre il 2015. Secondo Anief-Confedir rivelarlo, seppure non direttamente, era stato il Ministero dell’Economia, il quale commentando la Legge di Stabilità 2014,la 147/13,che ha fissato l’indennità di vacanza contrattuale “per il triennio 2015-2017 al livello di quella in godimento dal mese di luglio 2010”, per la scuola addirittura al 2009, aveva di fatto ammesso la conferma della linea del blocco stipendiale: poiché l’indennità di vacanza contrattuale non è altro che un anticipo degli aumenti di stipendio, pareva evidente che fino al 2017 non vi sarebbe stato alcun aumento in busta paga.
Duro il giudizio di Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, secondo cui “questa situazione si protrarrà per altri tre anni, arrivando a lasciare immobili gli stipendi degli statali per otto anni consecutivi. Nella scuola, dove l’inflazione li ha sorpassati di 4 punti, addirittura nove: un record della vergogna, che impoverisce e umilia i lavoratori, assieme alle loro famiglie. E fa stagnare l’economia. Una realtà, di cui i Governi che la reiterano si devono prendere tutta la responsabilità”.
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