Il 90% dei docenti vede favorevolmente l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a supporto dei compiti amministrativi: il dato emerge da una ricerca svolta da Indire, i cui risultati sono stati resi noti il 30 maggio dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Intervenuto durante il convegno “Diritti nel web: l’Educazione di bambini e teenagers per un utilizzo consapevole degli strumenti digitali“, all’Auditorium Paganini di Parma, il numero uno del Mim ha detto che “l’intelligenza artificiale ha implicazioni rivoluzionarie: in un istituto agrario, per esempio, ho visto insegnare come guidare da remoto la raccolta della frutta”.
Per questo, ha continuato Valditara, “abbiamo già iniziato a usarla”. Sempre sulla base dei risultati del sondaggio Indire, risulta che il 90,5% degli insegnanti condivide l’idea che l’intelligenza artificiale possa implementare anche i contenuti didattici e il 94% che sia utile per monitorare i progressi dell’attività degli studenti.
Anche l’amministrazione è sicura che le nuove tecnologie rappresentino un passaggio imprescindibile. Per attuarlo, però, servono insegnanti preparati: “Investiamo 1 miliardo e 200 milioni nelle aule digitalizzate, in Emilia Romagna per scuola 4.0 abbiamo destinato oltre 111 milioni e complessivamente 450 milioni per la formazione del personale in tutta Italia“, ha sottolineato il Ministro.
Anche gli studenti, ha rivelato lo studio Indire, credono molto nell’intelligenza artificiale: il 73% ha una visione ottimistica sul suo ruolo della società, il 63,8% dei ragazzi consultati ritiene che possa migliorare il proprio apprendimento.
C’è tuttavia anche, per completezza, il 35% che è preoccupato per una potenziale disumanizzazione dell’educazione, mentre il 74% dei giovani, sempre interpellati da Indire, si dice preoccupato per l’utilizzo illegittimo dell’intelligenza artificiale.
“Vi è dunque – ha sintetizzato il ministro – un atteggiamento di grande interesse, c’è una preoccupazione ma possiamo dedurre che l’intelligenza artificiale deve rendere più semplice la vita di chi lavora a scuola, deve essere usata per sburocratizzare: nel fascicolo del docente, per esempio, dovrà svolgere un ruolo importante”.
L’utilizzo delle nuove tecnologie automatizzate on line, infine, “può essere utile per costruire una didattica sempre più orientata a individuare i talenti di ciascun giovane, come ogni studente può usarla per verificare i suoi progressi nella didattica”, ha concluso Valditara.
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…
La scrittrice Susanna Tamaro, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha fatto una…