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Indonesia, una studentessa viene violentata e la scuola la espelle: danneggia la nostra immagine

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Le istituzioni di un paese moderno sono portate a difendere i suoi cittadini più deboli. Ancora di più quando si parla di bambini. E il discorso non cambia se la civiltà in cui sono nati non è di quelle più evolute. Per questo motivo fa un certo effetto sapere che nel 2012 una studentessa di 14 anni possa essere espulsa dalla scuola per avere disonorato l’immagine dell’istituto. La sua colpa? Aver subito una delle violenze più brutali: quella sessuale.
Secondo quanto riportato da un’organizzazione per la protezione dei bambini, la giovane che ha subìto l’abuso sessuale è stata espulsa dalla scuola per aver “danneggiato l’immagine”: come se non bastasse, le autorità scolastiche avrebbero comunicato l’espulsione alla ragazzina è avvenuta durante la cerimonia dell’alzabandiera davanti a centinaia di compagni di scuola.
I fatti sarebbero andati in questo modo: la ragazzina è caduta nella rete dei trafficanti attraverso un “amico” conosciuto su Facebook che le ha dato un appuntamento. Ma all’incontro si è presentato un gruppo di malviventi che l’ha sequestrata e violentata per una settimana.
Secondo il presidente, Arist Merdeka Sirait, con questa soluzione l’istituzione scolastica ha infatti “aggravato il trauma della giovanissima umiliandola davanti a tutti. La studentessa è stata vittima di un banda specializzati in traffico di esseri umani”.
Il Comitato per la tutela dell’infanzia, un’organizzazione non governativa, ha presentato una denuncia formale al ministero dell’Istruzione per chiedere la revoca della licenza alla scuola privata, che si trova nella periferia di Giacarta.