Torna puntuale con l’autunno e il prossimo inverso l’influenza stagionale, che ogni anno colpisce solo in Europa dai 40 ai 50 milioni di casi, generando sintomi che vanno da un semplice malessere a complicazioni più gravi, soprattutto tra le categorie di persone più fragili.
Secondo i dati diffusi in questi giorni da Assosalute, e riportati da RaiNew24, si stima che solo in Italia oltre 14 milioni di persone potrebbero essere colpite da virus respiratori e altre infezioni stagionali.
Dunque importante sarebbe la prevenzione per proteggere la salute dal contagio, ma soprattutto per tutelare 6 milioni di famiglie italiane con figli che frequentano la scuola, poiché le assenze possono generare importanti problematiche, considerato che l’influenza può avere un decorso di 5-7 giorni.
A sostenere tale lungo decorso, l’istituto di ricerca dell’Humanitas, secondo cui l’influenza stagionale per i bambini colpiti, si può tramutare in lunghe assenze durante i quali molti genitori potrebbero essere costretti a prendere giorni di congedo dal lavoro o a ricorrere a servizi di babysitting, comportando costi aggiuntivi non trascurabili.
Ma non solo, sembra pure che l’inverno potrebbe essere ancora più subdolo dal punto di vista influenzale rispetto all’anno scorso, anche perché oltre ai virus influenzali è attesa una intensa co-circolazione di molte altre e diverse specie virali, mai da sottovalutare perché possono condure verso serie complicazioni e talvolta anche all’ospedalizzazione.
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