Ci risiamo e la scuola, tra le cui aule centinaia di persone si riuniscono ogni giorno, è la più esposta: secondo l’Osservatorio influenzale già nei numeri di queste settimane, ci sarebbe “un bel livello di casi, un po’ superiore a questa stagione, stimabili in oltre 150.000 la settimana e causati da forme influenzali e simil-influenzali”. In ogni caso precisa l’osservatorio: “l’influenza vera deve ancora arrivare”.
Tuttavia, precisano dall’Osservatorio in un articolo sul Corriere della Sera, non sappiamo quando arriverà l’influenza vera e propria, “perché in genere virus respiratori simil influenzali, adenovirus, rinovirus, coronavirus non Covid sono facilitati dagli sbalzi termici, come è accaduto anche quest’estate. Non abbiamo mai avuto un abbassamento sotto soglia tipicamente estiva. La vera influenza scatta tipicamente quando il freddo è elevato e rimane tale, quindi nel centro dell’inverno, facilitata poi dai viaggi, i baci e abbracci delle festività. Però ovviamente ogni anno è diverso. Difficile fare previsioni precise, però la dimensione di 14 milioni e mezzo di casi come quella dello scorso anno, ad oggi potrà essere superata”.
“La vera influenza si riconosce per tre cose, inizio brusco della febbre, almeno un sintomo generale, quindi dolori muscolari articolari, almeno un sintomo respiratorio naso chiuso, naso che cola, le restanti forme dai i virus sono via via più variegate e magari con minore intensità”.
Per questo, viene consigliato, è indispensabile fare il tampone Covid, perché è ancora qualcosa che fa molto male e oggi c’è una farmaco antivirale specifico. Ma la tempestività è fondamentale.
Dunque, secondo il virologo, “serve attenzione perché l’influenza non è banale per chi è più fragile o più avanti con l’età e se è possibile occorre aderire alla “campagna vaccinale, all’immunizzazione antinfluenzale e anti-Covid perché il rischio c’è per entrambe le problematiche”.
Il Ministero della Salute ha raccomandato di condurre le campagne di vaccinazione antinfluenzale regionali a partire dall’inizio di ottobre.
AIFA ricorda che la vaccinazione è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente, tra gli altri, a tutti coloro che hanno compiuto 60 anni, alle donne in gravidanza e nel post-partum, ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, a chi è affetto da malattie croniche che espongono a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza, alle persone ricoverate presso strutture di lungodegenza, ai familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze, agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, come medici e personale sanitario e socio-assistenziale, forze di polizia e vigili del fuoco.