Sfiora quota 100mila il numero di italiani che ha passato a letto con l’influenza i giorni a cavallo tra il 2015 e il 2016 ed anche l’Epifania.
I dati sono stati registrati dal sistema di sorveglianza “Influnet” dell’Istituto Superiore di Sanità nel periodo che va dal 28 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016.
Ma, nonostante l’influenza abbia colpito duramente in questo periodo molto vicino alla riapertura delle scuole, gli insegnanti sono tornati in servizio puntuali e solerti il 7 gennaio per la ripresa delle lezioni. In molti avevano scommesso che alte percentuali di docenti avrebbero allungato il ponte con i due o tre giorni di malattia fino a domenica 10 gennaio, ma evidentemente si sono sbagliati.
Infatti, sembrerebbe che la percentuale di assenti per malattia, nei giorni 7 – 8 e 9 gennaio, nonostante la virulenta influenza, sia stata bassissima, o comunque fisiologica.
Nonostante tutto, gli insegnanti sono una categoria ligia al dovere, lavoratori coscienziosi e responsabili che svolgono un’importante e delicata funzione istituzionale e sociale al servizio della collettività. Una professione ricca di passione e devozione, perchè non può essere altrimenti, nonostante da sempre, siano sfruttati, mal pagati e repressi.
Pertanto, non possono e non devono essere minimamente accostati a fannulloni o approfittatori di diritti o privilegi inesistenti e dettati solo da provocatorie maldicenze e vetusti luoghi comuni.
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