Succede al Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza, dove La Dirigente Scolastica nega ai sindacati una corretta informativa sindacale, ovvero l’accesso ai nomi e alle relative cifre percepite con il fondo di Istituto.
Flc Cgil di Cosenza diffida la DS, il caso potrebbe diventare nazionale
La Flc Cgil di Cosenza fa un comunicato stampa contro il presunto comportamento antisindacale della Dirigente Scolastica del Liceo Scientifico “E.Fermi” di Cosenza.
In tale comunicato è scritto: ” Riteniamo grave, irresponsabile e provocatorio, il rifiuto della preside del liceo “Fermi” di Cosenza di fornire ad un’Organizzazione Sindacale i nominativi di chi ha beneficiato del Fondo di Istituto e le cifre relative.
Queste informazioni possono legittimamente essere richieste. Come recita la sentenza 4417/2018 del Consiglio di Stato pubblicata il 20 luglio 2018, “il sindacato ha diritto a conoscere acquisendone la copia, tutti i documenti (e le informazioni in essi contenute) delle procedure di formazione, accesso, ripartizione e distribuzione, delle somme contenute nel Fondo di istituto, senza necessità di alcuna riduzione della massa documentale o di informazioni contenute in ciascun documento”.
La dirigente del “Fermi” motiva questo rifiuto adducendo la motivazione, degna di qualche azzeccagarbugli di periferia, che la sentenza è stata emanata da una Sezione del Consiglio di Stato e non dal “Consiglio in Adunanza Plenaria”.
Naturalmente affidiamo ai nostri uffici legali, territoriali e nazionali, l’analisi della vicenda e ricorreremo al Consiglio di Stato su questa allucinante disposizione. Troppa determinazione nel negare la trasparenza: non vorremmo che dietro questo rifiuto si celi qualche inconfessabile utilizzo dei soldi pubblici da parte di chi pensa di gestirli come se fossero proprietà privata.
Siamo interessati anche a cosa dirà la sua organizzazione sindacale su quanto sta producendo questa dirigente. Questa organizzazione sindacale altrove ricorre al Consiglio di Stato proprio su questo punto, in Calabria annovera tra i suoi iscritti una dirigente che opera al contrario!
Questa vicenda proietta oggettivamente la questione del “Fermi” di Cosenza in una dimensione regionale e nazionale. Chiederemo all’USR ed al MIUR di intervenire nel merito di quanto sta producendo questa dirigente che calpesta buon senso e norme, diritti e dignità dei lavoratori, prerogative sindacali, sentenze del Consiglio di Stato.
Non sarà un caso che, ovunque lei vada, diminuiscano alunni e classi.