Sono in crescita gli infortuni occorsi a scuola a studenti e insegnanti: lo dice l’ultima pubblicazione Inail, presentata in occasione del 22 novembre, la Giornata nazionale dedicata a questo tema.
Il volume fa una panoramica sui progetti formativi promossi dall’Istituto integrati con le misure per la prevenzione e la gestione dei rischi di contagio da Covid-19.
In chiusura, vengono presentati i dati dell’Istituto sugli infortuni che hanno coinvolto studenti e insegnanti nel triennio 2017-2019.
I dati dell’Inail sugli infortuni denunciati nel 2019 per gli studenti delle scuole pubbliche statali mostrano una continuazione del trend crescente osservato nei due anni precedenti.
Nel 2019, infatti, sono state presentate complessivamente 78.850 denunce, registrando una variazione pari a +1,68% rispetto ai 12 mesi precedenti.
Rispetto al 2018, gli infortuni occorsi agli studenti maschi, pari al 56,6% del totale, risultano in aumento del 1,5% rispetto all’anno precedente, mentre tra le femmine il numero di denunce è cresciuto del 1,9%.
Il numero maggiore di denunce (26.679) è concentrato nelle regioni del Nord-ovest, seguite da Nord-est (21.134), Centro (13.040), Sud (12.621) e Isole (5.376). Rispetto al 2018, è il Centro a trainare il trend crescente delle denunce, con un aumento del 4,9%, insieme al Nord-est (3,4%).
Per quanto riguarda la natura delle lesioni, i dati relativi agli infortuni accertati positivamente mostrano una prevalenza di lussazioni, distorsioni e distrazioni (38,9% del totale), seguite da contusioni (29,8%), fratture (28,1%) e ferite (2,8%), mentre, tra le sedi delle lesioni, prevalgono gli arti superiori (50,2% del totale), seguiti da arti inferiori (38,7%), testa (6,0%), torace ed organi interni (3,1%) e colonna vertebrale (2,1%).
Gli infortuni occorsi agli insegnanti delle scuole pubbliche statali riprendono a salire nel 2019. Con 13.700 denunce, si registra un aumento del 2,6% rispetto al 2018, anno in cui era stata, invece, osservata una diminuzione seppur lieve dello 0,8% in confronto al 2017.
Nella maggior parte dei casi (87,6%), le denunce riguardano infortuni occorsi a insegnanti di genere femminile, in aumento del 2,7% rispetto al 2018. Anche tra i maschi il numero di denunce è in crescita, con un aumento pari all’1,7%.
Il maggior numero di casi (3.391) si concentra ancora nelle regioni del Sud, seguite da Nord-Ovest (3.206), Centro (2.653), Nord-Est (2.643) e Isole (1.807). Rispetto al 2018, soltanto il Centro ha registrato un calo di denunce (-0,9%). Nelle altre macroregioni la crescita più importante si è rilevata nel Nord-ovest (4,6%), seguito dal Sud (3,7%), dalle Isole (3,0%) e dal Nord-Est (2,4%).
Per quanto riguarda la natura delle lesioni, i dati relativi agli infortuni accertati positivamente mostrano una prevalenza di contusioni (37,3% del totale), seguite da lussazioni, distorsioni e distrazioni (34,9%), fratture (23,1%) e ferite (3,7%), mentre tra le sedi delle lesioni prevalgono gli arti inferiori (39,5% del totale), seguiti da arti superiori (20,3%), colonna vertebrale (15,1%), testa (14,5%) e torace ed organi interni (10,6%).
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