Infortuni sul lavoro, per l’Inail la scuola ha un ruolo decisivo
La prevenzione degli infortuni sul lavoro passa anche per il mondo della formazione. La conferma è giunta il 13 settembre, quando l’Inail, l’istituto che ha il compito di fornire informazione, assistenza e consulenza a sostegno della piena attuazione della normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ha annunciato la destinazione di 30 milioni di euro all’anno per le politiche di prevenzione per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro.
Il direttore generale della Prevenzione, Flaminio Galli, ha specificato che delle tre ‘direttrici’ intraprese per ridurre il più possibile le cosiddette “morti bianche”, sarà fondamentale la “parte relativa alla scuola e all’università”. Promuovere una cultura che guardi alla cura della salute, sempre prioritaria rispetto alle esigenze aziendali, diventa quindi una necessità di cui le istituzioni scolastiche devono farsi carico.
Le altri parti della strategia decisa dall’Inail riguardano una maggiore e più stretta collaborazione con le parti sociali (attraverso organismi comuni o enti bilaterali) e l’intensificazione dei rapporti con gli enti di ricerca e gli atenei. A proposito di questo ultimo punto, si è deciso di predisporre una serie di master finalizzati a “formare le figure professionali che servono”. Galli ha anche espresso il suo dissenso per “gli appalti con il massimo ribasso, causa di moltissimi incidenti sul lavoro: la prima parte dove si va a risparmiare è la prevenzione”.
Entro fine anno ci sarà poi un bando nazionale che destinerà sostegni economici alle imprese per progetti di formazione e per la sostituzione di macchinari: Quest’anno sono previsti 60 milioni di euro, “il prossimo saranno molti di più”, ha sottolineato Galli. Durante la presentazione del piano annuale è stato ricordato che i controlli sul territorio per il rispetto concreto della normativa infortunistica competono prevalentemente alle Asl e agli ispettori del lavoro. L’Inail fa alle volte verifiche in seconda battuta quando sono avvenuti fatti molto gravi, come l’incidente di Capua in cui sono rimasti uccisi tre operai.