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Inghilterra, il figlio marina la scuola, i genitori pagano multa

Cinquanta sterline se pagate entro un mese, cento se i termini non sono rispettati. Sono le ammende previste per le famiglie che non sorvegliano i propri figli, lasciando che questi marinino oltre misura la scuola. E se gli avvisi di pagamento vengono ignorati, il rischio è di arrivare in tribunale, transitando pericolosamente dall’amministrativo al penale. Il problema della dispersione scolastica è al centro dell’azione di Governo britannica già da molto tempo e multare le famiglie per le inadempienze dei figli è l’ultima misura messa in atto per cercare di arginare il fenomeno. L’anno scolastico 2004-2005 ha fatto registrare almeno circa milleduecento contravvenzioni per dispersione, ovviamente comminate in massima parte a famiglie disagiate in quanto è proprio negli ambienti più deprivati che l’assenteismo impera. Tuttavia, anche le famiglie benestanti hanno dovuto fare i conti con i verbali di contravvenzione: in Inghilterra, infatti – come del resto in molti altri Paesi – non sono poche le famiglie che, per allungare di qualche giorno le vacanze, ritirano anticipatamente da scuola i figli. Manchester e Liverpool le città che contano il maggior numero di alunni “renitenti”, a Birmingham i più ligi al dovere. Poche le voci contrarie a questa azione repressiva che, molto pragmaticamente, tenta di correggere un errato comportamento dei ragazzi sollecitando il più sensibile dei tasti, il portafoglio dei genitori. E la misura sembra funzionare: le cifre dell’ultimo anno dicono che in alcuni distretti il tasso di dispersione è diminuito del 30%. 
Gabriele Ferrante

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