Gli insegnanti non possono minare l’immagine della scuola dove sono in servizio. E nemmeno del loro preside. Se poi le critiche sconfinano nell’ingiuria, allora il comportamento diventa oltraggioso e rischia di trasformarsi in un reato. È quanto accaduto a due insegnanti di un istituto tecnico superiore di Padova, denunciati per diffamazione perché sospettati di avere scritto nei bagni della scuola frasi incresciose nei confronti della dirigente scolastica dell’istituto. E poi, evidentemente non ancora soddisfatti, avrebbero sparso nell’istituto dei volantini infamanti (con “bersaglio” sempre la loro preside).
Secondo quanto riportano le agenzie, le indagini hanno preso il via qualche settimana fa, dopo che la dirigente ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti.
L’oggetto delle scritte volgari una presunta relazione tra la preside e uno degli insegnanti dell’istituto.
Le scritte sono apparse nei bagni della scuola la scorsa primavera e a seguire la distribuzione dei volantini.
Dopo la denuncia e le indagini dei carabinieri, le attenzioni degli investigatori sono cadute su due insegnanti: uno di loro, una donna, la scorsa settimana è stato ascoltato in procura, ma si è avvalsa del diritto di non rispondere.
Nel frattempo, è probabile che verso i due docenti sospettati di essere gli autori delle scritte oltraggiose, l’Ufficio scolastico possa avviare un procedimento disciplinare.
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