I docenti inidonei (insegnanti che per gravi patologie non possono più permanere in classe e sono utilizzati nelle Biblioteche scolastiche,nel laboratori didattici o come supporto all’offerta formativa) sono tornati ancora una volta in piazza, per entrare nel merito della questione della prevista mobilità intercompartimentale obbligatoria che entrerà in vigore dal 1° settembre 2016.
Per farlo hanno scelto il giorno delle audizioni che la Commissione ha iniziato in relazione al PDL presentato da SeL, sulla promozione della lettura e del libro e per l’istituzione e la regolamentazione delle biblioteche pubbliche e delle biblioteche scolastiche.
I docenti si sono ritrovati a Roma ed hanno partecipato nella mattinata al convegno Cesp/Cobas, su “Nubi sulla scuola. I conflitti in corso e i piani del governo Renzi sull’istruzione”, insieme a docenti presenti per protestare contro l’istituzione dei quiz Invalsi, al personale Ata, ai docenti Quota 96, e precari III fascia della scuola elementare, per analizzare i nodi oggi presenti nella scuola e le strategie per affrontarli adeguatamente.
Dopo un convegno che ha registrato circa 90 presenze, i docenti alle 14.30 si sono recati in piazza Montecitorio, dove in più di 60 hanno aspettato i parlamentari invitati e qui hanno iniziato un confronto con i deputati del M5S, Gianluca Vacca, la deputata del Pd, Maria Coscia, il deputato di SeL, Gianni Melilla, sulle questioni discusse in mattinata. I deputati sono entrati nel merito delle problematiche ed hanno confermato la volontà di continuare a seguire sia i docenti inidonei che gli Ata e i docenti Quota 96 ed hanno acquisito i nodi posti dai precari della III fascia della scuola elementare relativamente al valore abilitante del loro titolo e agli interventi da porre a livello istituzionale.
Per i docenti inidonei è stato fissato un appuntamento per una audizione con la VII Commissione Cultura, in quanto è apparso urgente inserire nella proposta di legge a firma Giordano e altri, precisi elementi di riferimento agli attuali docenti idonei ad altri compiti,come prime figure in ambito scolastico ad avere diritto a permanere sui posti attualmente ricoperti (vista l’alta specializzazione acquisita in itinere attraverso corsi e progetti organizzati negli anni dalla stessa amministrazione).
A metà pomeriggio i docenti sono stati raggiunti anche da Roberto Natale, portavoce della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha dichiarato di aver avuto uno scambio con i parlamentari scesi in piazza poco prima, i quali hanno espresso un giudizio positivo sul sit-in e si sono detti moderatamente fiduciosi sulle possibilità di risoluzione delle problematiche affrontate. Il portavoce, che in questi tre anni di mobilitazione dei docenti inidonei, li ha seguiti con attenzione e partecipazione, ha espresso ( da sindacalista) apprezzamento per le modalità con le quali i Cobas stanno portando avanti le mobilitazioni che, ha sostenuto, stanno costringendo politici che non sempre colloquiano tra di loro, a confrontarsi in piazza, insieme, su tematiche precise e su concreti problemi, imponendo ai parlamentari di prendere posizione e rispondere, sempre in piazza, alle promesse fatte.
Gli inidonei, a questo proposito, hanno dato atto dell’impegno preso per la risoluzione della iniqua norma sulla ‘deportazione’ degli inidonei sui ruoli Ata, che è stata eliminata, ma hanno ribadito che ora la battaglia si è spostata su un altro fronte quella della mobilità intercompartimentale obbligatoria forzata che, hanno ricordato, per i docenti malati, non è praticabile, perché gli insegnanti inidonei:
• non sono soprannumerari o in esubero, anzi al contrario;
• la loro utilizzazione porta un risparmio concreto alle scuole e allo Stato;
• la mobilità non è praticabile, perché chi ha la 104 o è invalido civile non può essere spostato;
• non è definibile un criterio ‘oggettivo’ cui attenersi per la mobilità, visto che il più anziano o il più giovane possono avere una patologia che prescinde dal criterio di anzianità ed è, altresì, impossibile entrare nel merito di ogni songola patologia per determinarne la gravità.
Il prossimo appuntamento sarà a maggio, anche in relazione all’iter del progetto di legge sulla promozione della lettura e del libro, così come previsto dal calendario delle mobilitazioni proposto nel Convegno di novembre 2013 e, sino ad ora, pienamente rispettato.
Calendario delle mobilitazioni
– Dicembre 2013-Febbraio 2014, durante la prima fase di ricognizione tecnica per definire le misure dei risparmi.
– Marzo-Aprile 2014, durante la ricognizione tecnica nell’ambito del Documento di Economia e Finanza per la formulazione degli obiettivi di finanza pubblica.
– Maggio-Luglio 2014, durante l’implementazione delle misure a livello legislativo.
Roma,11 aprile 2014
Anna Grazia Stammati
(esecutivo nazionale Cobas.presidente Cesp)
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