Iniquità di trattamento tra i docenti delle varie discipline
Sono ormai sei anni che lavoro nel mondo della scuola, principalmente negli istituti tecnici e professionali, e dalla mia posizione di docente non ho potuto non notare che a tutti noi docenti è riservato lo stesso trattamento economico, con al massimo lievissime differenze (ad esempio gli ITP che prendono circa 50 euro in meno). Però, non tutti i docenti hanno lo stesso carico di lavoro e di responsabilità. In molti casi la differenza è decisamente notevole. Spesso, ad esempio, gli ITP e i docenti in copresenza, non sono tenuti a presentare una propria programmazione disciplinare, ma si limitano a firmare quella preparata dal docente principale (diciamo) col quale sono in copresenza, stessa cosa dicasi per i programmi svolti conclusivi dell’a.s. Tali docenti, avendo meno responsabilità e molto più tempo, si trovano spesso ad avere, quindi, la possibilità (più di altri) di ricoprire altri incarichi (progetti vari, responsabile di plesso, coordinatore di classe, ecc.) e ad avere anche possibilità di fare altri lavori al di fuori dell’orario di lavoro a scuola, incrementando quindi, e spesso consistentemente, la loro retribuzione. Credo che una seria riforma della scuola dovrebbe tenere fortemente in considerazione tale problematica, per sanare questa forte iniquità. Spero quindi, che il legislatore ponga al più presto rimedio a tale iniquità, e mi auguro che queste poche righe possano essere lette da chi si occupa fattivamente di tale intricata materia. Ad esempio nel prossimo CCNL si potrebbero prevedere delle opportune differenziazioni. I Sindacati, in tale situazione potrebbero svolgere un ruolo decisamente importante.