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Inizia il dibattito sul disegno di legge Aprea

Alla Commissione Istruzione e Cultura della Camera ha preso avvio nei giorni scorsi il dibattito sul disegno di legge in materia di autogoverno delle istituzioni scolastiche, libertà di scelta educativa delle famiglie e stato giuridico dei docenti predisposto dal deputato di Forza Italia Valentina Aprea che è anche la presidente della stessa commissione.
Per il momento siamo solo alle battute iniziali: Aprea, in qualità di relatore, ha illustrato il provvedimento ponendo l’accento sugli elementi di continuità rispetto alla precedente legislatura.
Aprea, anzi, ha fatto esplicito riferimento al seminario del Governo Prodi svoltosi a Caserta nel febbraio 2007, al termine del quale il ministro Fioroni “annunciò che avrebbe proposto, di lì a breve, l’introduzione negli istituti scolastici dei Consigli di Amministrazione aperti alle imprese, la possibilità per le scuole di trasformarsi in Fondazioni, la modifica del sistema di finanziamento alle scuole attraverso le erogazioni liberali, modalità di coinvolgimento degli istituti nel reclutamento dei docenti, lo sviluppo professionale, ovvero le carriere, per i docenti in servizio”.
“Ecco perché – ha sottolineato Valentina Aprea – nell’attuale legislatura questa proposta di legge, la n. 953,  può rappresentare lo strumento legislativo per riprendere il cammino di quelle riforme rimaste soltanto buone intenzioni senza mai arrivare a prendere forma di norme. Il fatto che la proposta di legge n. 953 riprenda il filo delle riforme immaginate dal Governo di centrosinistra nella scorsa legislatura, consente di avviare l’esame delle stesse con autentico spirito bipartisan, con l’intento di ricercare insieme le soluzioni più avanzate per rendere più autonomo ed efficace il sistema educativo nazionale”.
Dopo questo avvio un po’ spiazzante la presidente della Commissione ha passato in rassegna gli aspetti salienti del disegno di legge con ampi riferimenti alle migliori esperienze internazionali e citando in più occasioni il sistema finlandese i cui ottimi risultati sarebbero dovuti, a suo dire, all’ampia autonomia delle scuole e al decentramento delle procedure per il reclutamento dei docenti.
Aprea ha poi ricordato altri elementi significativi della proposta, tra i quali la creazione dell’area separata di contrattazione per i docenti come peraltro era già previsto dal l’articolo 21, comma 17, della legge n. 59 del 1997.
Nel rapido dibattito che ne è seguito, l’opposizione non ha sollevato nessuna pregiudiziale ed anzi si è mostrata disposta a discutere la proposta, nel tentativo di migliorarla.
Maria Letizia De Torre (PD), sottosegretario all’Istruzione del ministro Fioroni, ha ricordato di essere prima firmataria di un disegno di legge sulla riforma degli organi collegiali della scuola (anche questo ddl prevede l’autonomia statutaria dei consigli di Istituto) e di essere in procinto di depositare una proposta sullo stato giuridico dei docenti.
Il dibattito riprenderà in settimana e – se dovesse procedere con questo ritmo – è probabile che nel giro di qualche mese il provvedimento potrebbe già approdare in aula.
Reginaldo Palermo

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