Ha preso avvio nella mattinata del 3 gennaio il confronto fra Ministero e sindacati sulla definizione degli organici per il 2008/2009.
L’Amministrazione ha fornito informazioni sulle modalità con cui verrà attuata la riduzione di 11.000 posti di organico (10mila docenti e 1000 ATA) per ciascuno dei prossimi tre anni scolastici, come previsto dalle norme della legge finanziaria del 2008.
I sindacati si sono subito dichiarati delusi e sconcertanti.
“L’incontro – sostiene CislScuola – è stato ampiamente deludente rispetto alle nostre aspettative, confermando puntualmente le preoccupazioni espresse circa le possibili ricadute derivanti dalle misure contenute nella legge finanziaria recentemente approvata”.
“La scure del Governo – denuncia da parte sua, il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio – continua ad abbattersi sulla scuola, cancellando migliaia di posti di lavoro. Risultato: si svuotano le cattedre e si condanna l’istruzione italiana a scendere a un livello sempre più basso”.
“La scure del Governo – denuncia da parte sua, il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio – continua ad abbattersi sulla scuola, cancellando migliaia di posti di lavoro. Risultato: si svuotano le cattedre e si condanna l’istruzione italiana a scendere a un livello sempre più basso”.
Il taglio di 11mila posti per il 2008/2009 non è altro che l’inizio di una operazione di razionalizzazione che dovrebbe portare entro il 2010/2011 ad un ridimensionamento degli organici nella misura di 33mila posti.
“Dal prossimo anno – precisa ancora Rino Di Meglio – i tagli peseranno per 6mila unità nelle scuole superiori e 5mila nella scuola primaria. Per il momento non saranno toccate la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado. Ma non potranno più essere assegnati posti di sostegno in deroga e, quindi, a molti alunni disabili non potrà essere pienamente garantito il diritto allo studio”.
Le misure di razionalizzazione riguarderanno soprattutto le prime classi dei licei che saranno formate tenendo conto del numero totale degli iscritti e non, come è avvenuto finora, degli iscritti a ciascun indirizzo sperimentale.
Ulteriori tagli agli organici potranno arrivare dalla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi, come previsto dalla legge finanziaria: in pratica in alcune regioni e province verrà avviato un piano sperimentale per migliorare efficacia ed efficienza del sistema scolastico, ovvero per diminuire la spesa. I risparmi però saranno assegnati alle istituzioni scolastiche che avranno contribuito a raggiungere gli obiettivi della sperimentazione. Il progetto prenderà avvio non appena il Ministro avrà emanato l’atto di indirizzo previsto dalla legge finanziaria.