C’è molta scuola nella mozione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, alla segreteria del Partito democratico. Nelle 18 pagine la mozione, dal titolo ‘Cambiare verso’, che accompagna la sua candidatura si parla di una “rivoluzione nel sistema della formazione professionale”. E si insiste sul rilancio della scuola.
Poi del terzo settore e,per quanto riguarda l’Europa, si sottolinea la necessità di “procedere nella direzione degli Stati Uniti d’Europa” ma “a condizione di investire di più su un’idea di identità europea”.
Il primo dal titolo ‘Noi possiamo cambiare verso al Pd’; il secondo ‘Il Pd deve cambiare verso all’Italia’; il terzo ‘L’Italia può cambiare verso all’Europa’. La mozione è completata da una ‘Premessa e il paragrafo delle ‘Conclusioni’.
Sul piano economico si sottolinea di voler destinare tutto ciò che viene recuperato dall’evasione fiscale per ridurre il debito. Ma tra i temi centrali del testo c’è soprattutto il fronte del lavoro. Che, come già detto, viene legato alla necessità di riforma del modello formazione-lavoro.
Renzi reputa anche necessario trovare un nuovo modo di fare sindacato: vorrebbe, a tal fine, “difendere la sua funzione insostituibile attraverso la legge sulla rappresentanza e una rigorosa certificazione dei bilanci di ogni organizzazione sindacale”.
I temi toccati da Renzi non sono molto diversi da quelli proposti da uno dei suoi antagonisti più imporanti, Gianni Cuperlo. Per il quale “al primo posto c’è il lavoro. Dentro questa priorità, l’urgenza è il contrasto alla disoccupazione. Occorre un piano straordinario per l’occupazione giovanile e femminile. L’Italia deve rimettere al centro del suo modello di sviluppo la cultura e la creatività”.
Nnel documento congressuale di Cuperlo si parla di “tolleranza zero contro la povertà”, riqualificazione della spesa pubblica; redistribuzione del carico fiscale e sostegno alla scuola pubblica. Infine “nuove ed efficienti politiche pubbliche per rafforzare il nostro sistema produttivo e favorire una concorrenza sana e regolata. L’obiettivo è promuovere gli investimenti la sostenibilità sia ambientale che sociale e dello sviluppo”.