Il ritorno al rigore ed alla maggiore serietà, voluto dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, non riguarda solo gli esami di fine superiori: anche quelli di licenza media, iniziati nella maggior parte degli istituti il 14 giugno, con la verifica di italiano, hanno preso una piega decisamente più complessa rispetto anche al recente passato.
Confermata la regola, introdotta nel 2009, che per essere ammessi è necessario conseguire la sufficienza (6/10) in tutte le materie, compreso il voto in condotta, diciamo subito che per prendere il massimo del punteggio, 10 e lode, i 575.000 candidati dovranno sbagliare nulla o davvero poco: per la prima volta il voto da assegnare verrà infatti determinato dalle media aritmetica dell’ammissione, delle quattro prove scritte (Italiano, Matematica ed elementi di scienze e tecnologia, Lingua straniera ed Invalsi) e del colloquio orale. Senza contare che nelle scuole che prevedono l`insegnamento di una seconda lingua comunitaria, gli studenti sosterranno un`ulteriore prova scritta su questa materia. Alla luce di tutte queste verifiche, qualora la commissione fosse rispettosa, in modo rigido, dei risultati – espressi in decimi – emersi dalle verifiche diventerà quindi davvero dura per i candidati, anche i più bravi, riuscire a portare a casa la lode.
Una vera incognita appare, poi, il test Invalsi, il cui esito lo scorso anno concorreva alla formazione del voto solo se c’era la volontà dei docenti: la prova oggettiva e semistrutturata elaborata per verificare, sulla base di parametri standard, il livello di apprendimento conseguito dagli studenti. Anche quest’anno le materie oggetto del test saranno Italiano e Matematica, ma per la prima volta il suo esito andrà a concorrere la formazione del voto finale.
La prova standard, che si svolgerà giovedì 17 giugno e durerà due ore, consiste nella somministrazione di quesiti, a risposta aperta e multipla, di italiano e matematica: i primi (30 domande, con punteggio da 0 a 40) saranno composti da esercizi di grammatica, comprensione del testo e capacità d’argomentazione; i secondi, la prova di matematica, (21 domande, con punteggio da 0 a 27) prevedono la risoluzione di equazioni, esercizi di geometria e di logica. Lo scorso anno la verifica di italiano sollecitò gli studenti a analizzare un testo di Dino Buzzati, ‘Il conte Attilio Fossadoro’ e la traccia espositiva ‘Consigli per il domani ai giovani (e ai genitori)’, cui seguivano alcune domande di grammatica. La prova di matematica si sviluppò su esercizi di logica, da risolvere mediamente in un tempo massimo di tre minuti ciascuno; seguirono una serie di test, con risposte multiple, sugli argomenti dell’ultimo anno scolastico, in particolare riguardanti la geometria, le relazioni e le funzioni, la misura, i dati e le previsioni. due ore
L’anno scorso gli alunni del nord fecero registrare nella prova d’italiano un punteggio medio di 27,9, contro il 25,1 degli studenti del sud e il 26,8 degli studenti del centro. In matematica il punteggio degli alunni del centro-nord è stato pari, sempre in media, a 18,5 contro il 15,5 degli studenti del meridione.
L’anno scorso gli alunni del nord fecero registrare nella prova d’italiano un punteggio medio di 27,9, contro il 25,1 degli studenti del sud e il 26,8 degli studenti del centro. In matematica il punteggio degli alunni del centro-nord è stato pari, sempre in media, a 18,5 contro il 15,5 degli studenti del meridione.